― pubblicità ―

Dall'archivio:

Arluno: Comune e Parrocchia insieme per i più deboli

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

ARLUNO – Comune e chiesa.  In un paese sono di solito le istituzioni con cui una comunità si identifica in modo particolare. Perché, appunto, sono quelle che meglio conoscono i cittadini. E quindi anche le loro necessità. Ad Arluno le due realtà, nella fattispecie municipio e chiesa dei santi Pietro e Paolo, si stringono la mano nel nome di un obiettivo preciso: venire incontro alle fasce deboli. L’obiettivo del comune cammino è elaborare una serie di iniziative volte a favorire, come recita il testo della delibera assunta dall’amministrazione del sindaco Moreno Agolli,  “un sistema integrato di azioni volte all’accoglienza e sostegno delle fasce deboli della popolazione”.  
La collaborazione tra comune e parrocchia non nasce certo oggi. Proprio di recente, peraltro, sensibile all’attività di aiuto a chi è in difficoltà perché ha perso un impiego o per altre ragioni, l’amministrazione Agolli è venuta incontro alle esigenze della Caritas esprimendo la volontà di sostenerne l’operato con un contributo di 5 mila Euro. La convenzione comune- parrocchia stabilisce che le attività di sostegno programmate per il futuro si avvarranno dell’apporto dell’indagine compiuta sui reali bisogni della popolazione da parte del servizio sociale professionale che, recita la delibera, “in seguito a indagine psicosociale e valutazione del bisogno dei nuclei familiari che si rivolgono all’ufficio servizi sociali individua i beneficiari dell’intervento di sostegno materiale”.  Nella consapevolezza che risposte adeguate alle situazioni di emergenza economica o sociale esigono un fare fronte comune tra le risorse e le istituzioni disponibili sul territorio.
Cristiano Comelli  

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi