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Arluno: Agolli scrive all’Ufficio Scolastico lombardo, ‘scuole senza docenti e in ginocchio’

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ARLUNO  – Nelle quattro firme di testa, insieme con quelle dei colleghi di Zibido San Giacomo, Pero e Binasco, vi è anche la sua. Il sindaco di Arluno Moreno Agolli ha preso carta e penna e scritto al dirigente dell’ufficio scolastico e territoriale di MIlano Marco Bussetti, e per conoscenza anche al ministro della pubblica istruzione Lucia Azzolina, per evidenziare un problema preciso la cui soluzione esige una pronta attivazione: il ritardo nella pubblicazione delle graduatorie che rischia di mettere in ginocchio diverse realtà scolastiche. “I ritardi nella pubblicazione delle graduatorie del personale docente – scrive Agolli con alcuni colleghi tra cui Sonia Belloli (Zibido San Giacomo), Maria Rosa Belotti (Pero) e Riccardo Benvegnù (Binasco) –  e a tuttoggi la mancata assegnazione di cattedre nelle scuole dell’infanzia , primaria e secondaria di primo e secondo grado, stanno di fatto impedendo una regolare partenza delle attività didattiche e rappresentano un pessimo segnale per la ripresa che la nostra comunità, e in particolar modo i bambini e i ragazzi, hanno atteso tanto tempo”. Una situazione per la quale, proseguono, “le nostre scuole sono costrette a proporre agli studenti e alle famiglie orari ridotti, e in molti casi a sospendere le attività di refezione scolastica e di servizi come il pre e il postscuola”. Disagi che i sindaci, in questi giorni, come ricordano, hanno ascoltato in abbondanza ” in modo particolare dai dirigenti scolastici, dai docenti, dalle famiglie e dalle associazioni di categoria”.
Terminata la fase dell’evidenziazione di quanto necessita a loro avviso di maggiore capillarità e attenzione, i proponenti chiedono a Bussetti “che non ci siano ulteriori rinvii nell’assegnazione e di avere tempi  certi per le nomine del personale docente”. A quest’auspicio ne affiancano poi un altro non meno rilevante: “sarebbe altrettanto auspicabile- aggiungono – che, in attesa del completamento delle procedure di nomina (rese quest’anno particolarmente lunghe dai numerosi pensionamenti del personale docente, dagli errori nella pubblicazione delle nuove graduatorie, dalle carenze croniche che la scuola si trascina da anni e dalla necessità di insegnanti aggiuntivi per gestire la crisi sanitaria) siano messe a disposizione dei dirigenti scolastici le graduatorie aggiornate in modo da poter procedere quantomeno con le nomine provvisorie”. Ora i sindaci attendono di poter avere risposte in tempi certi e per poter quanto prima fronteggiare un problema a rischio di  incancrenimento.
Cristiano Comelli

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