― pubblicità ―

Dall'archivio:

Area B/2, Bussolati (Pd) la difende. Che curagg…

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
 Un provvedimento non rinviabile per la salute dei cittadini. La Regione lo sa e emana provvedimenti analoghi ma meno controllabili. E’ ipocrisia. Lo dice l’esponente Dem del Pirellone. Contento lui…
MILANO Il valore medio annuo del Pm10 eccede del 122% rispetto ai valori stabiliti dall’Oms per la tutela della salute, quello del  PM2.5 del 300%, quello del biossido di azoto del 257%. Milano, è la quinta in città Italia per morti da inquinamento. Il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati parte da qui per difendere Area B  oggi in aula,  nel corso della discussione di una mozione presentata dalla Lega che ne chiede la sospensione, mozione   a cui il Pd ha votato contro.


“I dati sugli inquinanti non lasciano spazio a dubbi- attacca Bussolati- sono necessari provvedimenti strutturali e non sono più rinviabili. Gli studi dimostrano che le limitazioni degli ingressi sono efficaci. Dopo 10 anni di Area C le emissioni di PM10 sono diminuite di tre volte e quelle  per gli ossidi di azoto di quattro volte. Mentre i giorni di superamento della soglia degli inquinanti sono passati da 152 nel 2005 a 61 nel 2021”.
“E la Regione lo sa bene- incalza Bussolati- tanto che ha emanato, in accordo con le altre Regioni del Bacino padano, provvedimenti simili, come quelli entrati in vigore oggi in diversi Comuni della Lombardia  dopo che per quattro giorni di fila è stato superato il limite dei 50 g/mu di Pm10. Divieti che  si differenziano da quelli di Area B solo per essere estemporanei,  non strutturali e come tali meno controllabili, frutto di una logica dell’emergenza, l’unica che la giunta regionale sembra saper seguire. E, per beffa, divieti non derogabili neppure per chi ha il Move-In, frutto di un accordo tra il Comune e  la Regione stessa”.

“Quanto dice la  Lega è pura ipocrisia- sottolinea Bussolati- Attacca il Comune di Milano in modo strumentale, quando in realtà emana divieti analoghi, solo meno controllabili è meno strutturali, ha condiviso il percorso avviato, prevedendo il Move-In ,ma non  garantisce, come è suo compito, la possibilità di utilizzarlo”.
“Pontifica – conclude Bussolati- sui problemi creati da Area B ai cittadini dell’hinterland milanese,  fingendo di non sapere che  i sindaci di quei centri hanno gli stessi problemi di inquinamento del capoluogo e di questo si preoccupano, non di Area B. Stessi problemi di inquinamento dei cittadini delle periferie che subiscono ogni giorno il passaggio di migliaia di veicoli, con danni gravissimi per la salute, ma che la Regione  chiama in causa solo  come presunti oppositori di Area B.  Solo il Comune di Milano ha il coraggio di emanare un provvedimento strutturale in difesa della salute di tutti coloro che transitano sulla città.  La Regione, a parte far polemica, non fa nulla. Neppure  quello che sarebbe di sua competenza, delineare una strategia ambientale  di lotta all’inquinamento, a partire dall’incentivazione del trasporto pubblico locale. Le condizioni di viaggio sui treni dei pendolari lombardi  più volte denunciate, bastano da sole a dimostrare il disimpegno della Regione”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi