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Appalti mensa/1: indagato, ma non agli arresti, il vicesindaco di Mediglia

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MEDIGLIA Tra gli indagati dell’inchiesta di Milano che ha portato a 11 arresti – tre in carcere e otto ai domiciliari – c’è anche il vicesindaco del Comune milanese di Mediglia Paolo Bianchi (non arrestato).
L’indagine coordinata dai pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri riguarda presunte tangenti per l’affidamento dei servizi di mensa in scuole e istituti per anziani, mobilità e pulizie in uffici pubblici per un valore complessivo di 39 milioni di euro in diversi comuni dell’hinterland (Buccinasco, Cornaredo, Mediglia
Ranica e Flero).

Nell’ordinanza del gip di Milano Tiziana Gueli sono undici i contratti di fornitura che sarebbero stati assegnati dagli enti locali a imprese alle quali erano direttamente collegati alcuni indagati o di altre società disposte a pagare una presunta ‘tangente’ compresa fra l’1 e il 2% del prezzo posto a base d’asta della gara.

Nei confronti di alcuni arrestati la pubblica accusa ipotizza l’associazione per delinquere, ma il gip non concorda. “Gli indagati operano ognuno per conto proprio e per interessi particolari, senza che sia delineabile un vincolo strutturale tra i medesimi. Quello che emerge dall’esame della vicenda è piuttosto una evidente spregiudicatezza e abitualità nel turbare le gare d’appalto anche dietro remunerazione e nel considerare ciò qualcosa di ordinario”

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