― pubblicità ―

Dall'archivio:

Aperitivo con il “Balla” in piazza Liberazione: ecco perchè il “Capitan Mark” è pronto a marciare su Magenta

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Perchè tutto sommato quello di Ballarini potrebbe funzionare come un elettroshock benefico per il Centrodestra in carica, a meno che non abbia la meglio il dolce dormire del letargo autunnale… 

 

MAGENTA – “La vendetta è un piatto che si consuma freddo”. O molto più banalmente, anziché parlare di vendetta, si potrebbe semplicemente, attraverso un’analisi lucida e oggettiva della realtà, affermare che in politica, come nella vita, gli spazi vuoti si riempiono.

E’ quanto sta facendo Marco Ballarini, sindaco di Corbetta. Dove aver chiuso la pratica rielezioni al primo turno e aver umiliato il centrodestra ‘tarocco’ – PS la frase non intende essere offensiva ma si basa sull’esito dell’espressione del popolo sovrano – battendolo con un secco 3-0 (60% a 20% o giù di lì) adesso da vecchio (anche se anagraficamente giovane) politico, ha capito che a Magenta c’è spazio.

Ma soprattutto con il ‘caffè’ di stamani ha capito, diversamente da un centrodestra che come al solito, rischia di arrivare in ritardo, che in politica, il fattore tempo è importante, se non decisivo. Marco Ballarini, ha già un gruppo di fedelissimi, si fanno alcuni nomi, quello del nostro amico Lele Cavallotti o quello di Raffaella Mastaglia. Per inciso, benché Ballarini, per una strategia di marketing elettorale, abbia fatto sparire i partiti, tutta gente con una chiara matrice politica.

Perchè non è una bestemmia dire che ci sono tanti delusi del centrodestra. C’è tanta gente che Covid o non Covid, si attendeva molto di più da questa Amministrazione.

E che dunque davanti all’inerzia della medesima, dei partiti che la compongono, dei suoi principali esponenti, che continuano a sfogliare la margherita, stanno cercando un’alternativa. Ballarini questo lo sa benissimo. E come un ‘avvoltoio’ si è fiondato in questo spazio, puntando sul concetto di RIPARTENZA. Una ripartenza post pandemia ma prima ancora una RIPARTENZA politica che pare essere lo slogan della sua campagna fuori porta….

Qualcuno ha accusato Ballarini, di essere sguaiato, di essere venuto a Magenta in occasione della Milano Torino, a comportarsi da gradasso, spaccone, arrogante. Ineducato.

Tutto vero, ma anche tutto umanamente comprensibile, visto che chi oggi grida allo scandalo è andato a Corbetta …a prendersi gli sberloni in faccia….

Non sappiamo se e come l’operazione Magenta avrà successo (Magenta non è Corbetta…). Non sappiamo quale potrà essere il seguito di Ballarini.

Ciò detto, ad oggi abbiamo solo alcune riflessioni da proporre: 1) nel Centrodestra di Magenta l’unico che ci mette la faccia e che cerca di contrastare Marco Ballarini, si chiama SIMONE GELLI, gli altri sembrano spariti tutti. Forse dovremmo andare a cercarli ‘A chi l’ha visto’. Ma questa riflessione ne introduce una seconda.

 

2) Nel Centrodestra caratterizzato dall’immobilismo (qui ci riferiamo ai partiti non all’Amministrazione che giustamente va avanti per la sua strada) pare essere in atto una guerra di trincea. Di posizionamento, stile primo conflitto bellico. Sono tutti fermi a marcarsi, nessuno che fa la prima mossa. Segnale che evidentemente, o si aspetta il momento giusto per calare il Jolly, oppure, l’azione di Ballarini è smarcante, non tanto per la sua imprevedibilità – la vendetta o chiamatela come volete è un sentimento umano prevedibilissimo – quanto per il fatto che ad oggi il Cdx Magentino sembra più impegnato nel difendersi ‘dentro al Palazzo’ secondo una regola stupida oltre che dannosa per la Città in primis, ‘che se il tuo nemico (Ballarini) è anche il mio, allora noi siamo amici’….

Tradotto oggi ci potremmo trovare nella situazione paradossale che chi voleva sfiduciare Chiara Calati, per le tante (a parer nostro), manchevolezze fatte registrare in questo quasi lustro di Amministrazione, alla fine, potrebbe anche sostenerla, per il sol fatto di andare contro ‘Capitan Mark’ l’invasore…. 

Siccome però da osservatori delle vicende politiche magentine, cerchiamo di guardare anche al bicchiere mezzo pieno, ecco la terza e ultima considerazione 3) Tutto sommato, l’azione fragorosa, volutamente provocatoria di Ballarini, potrebbe avere anche l’effetto di accendere la spina in qualche esponente del Cdx alla guida della città. Una sorta di benefico ‘elettroshock’ per uscire dal torpore di questi mesi e ricordarsi che verso maggio si dovrebbe andare alle urne anche in quel di Magenta…

A questo punto si tratta di capire se l’elettroshock di Ballarini, ha funzionato o se, invece, le foglie che cadono in questo autunno ormai avanzato, porteranno il centrodestra verso il definitivo letargo invernale…. Salvo poi svegliarsi a primavera e scoprire che ci sono elezioni…

Fabrizio Valenti

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi