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‘Andavamo tutti dal Penati..’ Corbetta dice addio ad Ambrogio, il pioniere dell’elettronica di consumo

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CORBETTA Il sabato mattina (o pomeriggio) per gli adolescenti di fine anni Ottanta- inizio anni Novanta uno dei passatempi preferiti era andare dal ‘Penati’, nessuno lo chiamava diversamente, specie da quando si era trasferito da una via di Corbetta al grande store lungo la statale 11, con affaccio su una delle principali arterie di traffico.
Una vita intera spesa per il commercio di elettronica di consumo, che ha fatto di Ambrogio Penati, morto ieri a Corbetta, un’autentica icona come l’ha descritto giustamente Carola Balzarotti su Sei di Corbetta Se.

Un imprenditore simbolo, che ha cavalcato con abilità e dinamismo l’epoca del boom elettronico, ben descritta da un suo collega divenuto nel tempo parecchio famoso, quell’Oscar Farinetti che parte da Alba con un piccolo store di famiglia per poi creare in 25 anni un colosso come Unieuro e successivamente Trony.

“Agli inizi degli Anni ottanta – ha raccontato Farinetti – ho intuito che l’elettrodomestico avrebbe cambiato i destini del mondo ed ho immaginato questo mondo. Da qui la mia scelta di specializzare nell’elettronica il supermercato di Unieuro, fondato da mio padre nel 1967. Poi ho anche compreso che gli italiani non si erano mai recati con forme strutturate e organizzate di retail nel mondo per esportare il nostro cibo, che è il migliore del mondo. Da quest’altra analisi è nata l’idea di Eataly, con il primo punto vendita aperto a Torino nel 2007″.

La stessa cosa la fece Ambrogio Penati, anch’egli fuoriuscito dal mercato quando dopo il 2001 i margini si contraggono e di parecchio, inoltre l’imprenditore di Corbetta aveva speso una vitra tra corsie di televisori, frigoriferi e lavastoviglie.

 

“I cambiamenti che si sono succeduti sono alla base del motivo per cui ho abbandono l’elettronica. All’inizio degli anni 2000 incominciavano a fronteggiarsi cinque mentalità diverse: c’era la mentalità del bianco, che lasciava un grande valore aggiunto al mercante, dato che questo forniva tutta una serie di servizi, come la presentazione, il magazzino e la consegna, e lasciava fare a lui il prezzo. Poi c’era la mentalità del piccolo elettrodomestico, un settore forte e tutto sommato simile: grande margine per il mercante, che poteva governare il prezzo. Poi c’era la mentalità dell’audio-video, settore che era capeggiato da Sony e stava passando a Samsung, che era già un po’ più restrittiva: i produttori erano più potenti, lasciavano meno margine, si discuteva con loro sui prezzi. Poi c’era la mentalità dei ‘telefonisti’, con Motorola che oramai aveva lasciato spazio a Nokia, con margini molto più bassi per noi e di prezzi abbastanza o addirittura molto decisi dai produttori”.

Paradossalmente è stato proprio l’irrompere di telefonini e smartphone a far tramontare le vecchie e consolidate abitudini: il mercato cambia alla velocità della luce, nel 1996 nasce in America un rivenditore di libri on line (si chiama Amazon) che oggi, 25 anni dopo, è arrivato a far costruire nel proprio magazzino logistico di Novara.. una stazione ferroviaria.

Il marchio Penati si era fatto forte ed anche espanso nel territorio dell’est Ticino. Al suo posto, ormai da anni, c’è un maxi store cinese. A fianco, dove per anni ci sono stati i fratelli Magistroni (commercianti d’abiti anch’essi molto noti), un negozio di calzature appartenente ad una catena.

Il nome Penati è risuonato ancora un paio d’anni fa, già in epoca Covid, quando l’area al confine tra Magenta e Corbetta (di proprietà della famiglia) è stata acquisita ed ha permesso ad una società di Buccinasco di edificare le strutture commerciali che oggi ospitano Aldi ed Acqua & Sapone, oltre ad un negozio di abiti.

Senza dubbio alcuno, tuttavia, il nome Penati ha rappresentato per decenni un simbolo dell’imprenditoria locale, nata con pochi mezzi, dosi enormi di fatica ed arrivata a produrre ricchezza non solo per sè, ma per molte famiglie.

Nel solco di quella tradizione, traendone debito spunto, il compito degli imprenditori di oggi è replicare quel modello.

F.P.

 

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