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Anche Nerviano contro Area B

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NERVIANO –  Signor sindaco Sala, così non va. Sale anche da Nerviano, dopo essersi elevata anche da altri comuni del territorio, la contrarietà verso il cosiddetto progetto di area B, ovvero l’istituzione di zone a traffico limitato decisa dal comune di Milano che inibisce la percorrenza di alcuni punti della città a determinati tipi di veicoli a benzina o diesel.

Il punto è stato oggetto nel consiglio comunale di ben due mozioni, una presentata da Forza Italia e Fratelli d’Italia a firma Sergio Garavaglia, l’altra presentata da Lega, Gin e Con Nerviano firmata David Michele Guainazzi e Massimo Cozzi.  Precisi i capisaldi dei due documenti che impegnano sindaco Daniela Colombo e consiglio comunale a invitare Sala, come sindaco di Milano ma anche della Città Metropolitana, a fare marcia indietro. L’appello, fatto proprio da quasi tutto il consiglio comunale con l’eccezione del consigliere del Pd Girolamo Franceschini che si è espresso in senso contrario, porta naturalmente con sè anche i motivi che ne stanno alla base.  La mozione di Forza Italia e Fratelli d’Italia, ricordando sia la delicata situazione dovuta prima all’emergenza Covid e ora all’emergenza aumento bollette e poi illustrando i provvedimenti messi in campo dalla Regione per affrontare gli scompensi derivanti,  arriva al punto: “in un momento in cui le famiglie devono fare i conti sia con l’emergenza Covid che con il rincaro delle bollette- spiega Garavaglia- questi provvedimenti decisi da Milano metteranno in difficoltà famiglie, artigiani, commercianti e liberi professionisti impedendo loro di circolare liberamente per poter portare avanti le loro attività in un momento in cui hanno bisogno di ripartire, chiediamo quindi che queste limitazioni siano sospese”. Il documento della Lega ci aggiunge il fatto che “questi provvedimenti finiscono per scaricare tutto l’inquinamento sui comuni limitrofi tra cui anche il nostro”. E chiosa:  “ridurre l’inquinamento di Milano scaricandolo sui comuni contermini non ci pare proprio una bella soluzione, occorre rivedere del tutto il provvedimento individuando parcheggi di interscambio per i pendolari che non potendosi permettere auto nuove devono continuare a circolare con le attuali e applicando tariffe agevolate per i lavoratori, non è possibile dare il via libera a una soluzione come quella dell’area B che rischia di mettere in ginocchio famiglie e imprese”.  

Cristiano Comelli        

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