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Anche Arluno nel progetto contro le truffe agli anziani

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ARLUNO  – Hanno forme sempre nuove ma la stessa finalità: raggirare il malcapitato sottraendogli risorse preziose. Sul piano economico, ma spesso anche affettivo. Le truffe, nella zona, continuano a essere una triste piaga.  E i comuni della zona,  per contastarle efficacemente, hanno deciso di far convergere le loro rette in un unico punto. Arluno, insieme con Magenta, Bareggio, Bernate Ticino, Boffalora sopra Ticino, Cornaredo e Robecco sul Naviglio intendono bussare alla porta della Regione per cercare di ottenere contributi da un bando emesso proprio allo scopo di prevenire le truffe e chi le compie e dichiarare loro guerra.
Il titolo del progetto su cui intendono chiedere contributi è accattivante e ne rende a dovere la finalità: “Nonno avvisato, vigili in ogni momento”.  Il contributo da parte della Regione  è ritenuto conditio sine qua non dalle varie realtà per portare avanti l’iniziativa: “non si procederà- spiega il comune di Arluno nella delibera di giunta adottata al riguardo – a realizzazione né pertanto a finanziamento del progetto nel caso in cui lo stesso non sia approvato da Regione Lombardia e pertanto non sia concesso alcun cofinanziamento regionale”.  Arluno precisa comunque che, nel caso in cui invece dovesse scattare il semaforo verde ai finanziamenti, sarà in prima linea nel promuoverlo. In ballo vi è una concessione di contributi pari all’80 per cento che saranno divisi tra i comuni aderenti all’intesa.  Criterio base per stabilire la proporzione di tali fondi qualora dovessero pervenire è, spiega ancora il comune nella delibera, “la popolazione anziana over 65”. Un segnale concreto di attenzione compatto da parte dei comuni della zona verso un problema che ha spesso risvolti drammatici. E’ il caso, per esempio, di chi si vede sottrarre gioielli di valore o la pensione, e che il danno sia affettivo o economico non fà differenza, trattandosi sempre di una ferita inferta al cuore di chi quella truffa ha subito. I comuni della zona rispondono insomma presente insieme. E attendono che la Regione tenda loro una mano per dare forza più consistente alla loro battaglia.
Cristiano Comelli  

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