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Alto Milanese/ San Giorgio su Legnano scommette e rilancia su ACCAM

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SAN GIORGIO SU LEGNANO –  Su due punti ferma subito le bocce. Il primo, l’azienda deve tornare ad avere preminenza pubblica ovvero a essere “in house”, il secondo, occorre avere piena fiducia nel piano di rilancio avviato da Legnano e Amga. Su quello che può essere il futuro di Accam il sindaco di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin sembra avere le idee ben piantate in testa.
E, visto che è il  presidente della “Conferenza dei sindaci dell’Altomilanese”, il suo  parere è di quelli che pesano in modo particolare. “Noi – esordisce – come San Giorgio conferiamo i rifiuti in Accam dal 2012 , adesso sappiamo che sta vivendo un momento delicato, non è ancora stato presentato il bilancio del 2019 e, dal 2018, la società ha perso la qualifica di “in house” perché non soddisfa più il requisito dell’80 per cento di conferimenti di enti pubblici e di 20 di privati”.  Il consorzio che gestisce gli impianti di incenerimento di Borsano di Busto Arsizio, interessato da un incendio che ne ha compromesso non poco la funzione, deve poi fare i conti anche   con il subito declassamento da termovalorizzatore a inceneritore.
Ma in Accam San Giorgio crede come risorsa ancora utile per il territorio e Cecchin lo evidenzia a chiare lettere. Prima di tutto ricordando che “abbiamo indetto una gara per lo smaltimento dei rifiuti che, in prima battuta, è andata deserta e, in seconda, ha visto anche la partecipazione di Accam cui ora conferiamo i rifiuti per gara pubblica e non più in quanto azienda in house; noi crediamo nell’importanza di mantenerla in vita e per questo ci teniamo affinché la sua struttura resti pubblica e sposiamo il piano di rilancio con cui Legnano e Amga  intendono coinvolgere anche altri soggetti  pubblici”.  
Per conseguenza, Cecchin esclude categoricamente che San Giorgio voglia cedere le sue quote societarie. “Accam – conclude – può avere un ruolo strategico per quanto concerne il ciclo integrato dei rifiuti  e quindi siamo per il suo mantenimento”.
Cristiano Comelli

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