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Dall'archivio:

Alto Milanese: al via anche la ‘fase 2’ nelle RSA di Busto Garolfo, Inveruno e Villa Cortese tra visite in sicurezza e nuovi ingressi

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INVERUNO –  Telefonate, visite al domicilio e approfondimenti sanitari per l’ingresso di nuovi residenti dopo la crisi epidemiologica che ha colpito negli ultimi mesi le RSA lombarde. Le Case Famiglia del gruppo Sodalitas, coerentemente alla normativa regionale, hanno avviato tutte le procedure necessarie per consentire alle persone di trovare quell’assistenza socio-sanitaria da tempo attesa presso le proprie Unità d’Offerta.

IL PROGETTO ORGANIZZATIVO GESTIONALE: SICUREZZA E RIGORE – “E’ stato presentato all’ATS il Progetto Organizzativo Gestionale richiesto dalla delibera regionale che individua con estrema puntualità tutti i criteri indispensabili a vivere la cosiddetta fase2. Regole, procedure, informazioni alle famiglie ed attività di verifica da parte di medici ed infermieri. Tutto questo –sottolinea il Presidente di Sodalitas Lorenzo Pobbiati – al fine di garantire la massima sicurezza ed un estremo rigore in termini di prevenzione ai futuri residenti, alle loro famiglie e agli operatori, dando priorità negli ingressi alle situazioni di particolari fragilità”.

PRIORITA’ A SITUAZIONI DI PARTICOLARE NECESSITA’ – “In particolare nella valutazione dei nuovi ingressi –prosegue Pobbiati- stiamo dando priorità a quanti stanno vivendo, soprattutto per l’emergenza COVID, situazioni di bisogno e solitudine o emergenze di carattere sociosanitario in termini di autonomia”. E’ quanto sta accadendo per esempio alla Casa Famiglia di Busto Garolfo. “Ad oggi abbiamo diverse  richieste –dichiara il vice coordinatore Laura Vismara- e tra queste abbiamo individuato i 10 casi di ingressi che rispondono ai criteri di indifferibilità e urgenza: persone che per le proprie condizioni di salute non possono più essere accudite presso il proprio domicilio, o ancora, di dimissioni da ospedali”.

Nella foto sopra d’archivio sulla sinistra la Signora Marinella Restelli Mantovani, sulla destra il Presidente di Sodalitas Lorenzo Pobbiati

FORMAZIONE CONTINUA AI RESIDENTI SULLA PREVENZIONE – “Anche alla Casa Famiglia di Inveruno – spiega Daria Chiodini, coordinatrice della Casa Famiglia E.Azzalin – abbiamo in programma il primo nuovo ingresso entro la fine di luglio, naturalmente garantendo la priorità ai residenti in paese in base alle convenzioni in essere con l’Amministrazione. Pur essendo stati Covid Free, prosegue comunque la massima cautela verso operatori e famiglie, oltre che una costante formazione dei nostri residenti rispetto alle misure di sicurezza che dovremo continuare a rispettare in modo scrupoloso nei prossimi mesi. Peraltro la formazione è diventata una vera e propria attività di animazione: si acquisiscono le regole base di prevenzione sull’onda della musica, del canto e dei lavori di gruppo”.

 

 

INCONTRI CON LE FAMIGLIE, PRIORITA’ AI “LEGAMI DEGLI AFFETTI E DEL CUORE” –  Scenario simile alla Casa Famiglia di Sodalitas di Villa Cortese. “Entro la fine di luglio – sottolinea Lorenzo Pobbiati presidente di Sodalitas – avremo i primi ingressi. Abbiamo inoltre numerose richieste anche per il Nucleo Protetto”. Continuano nel frattempo le visite in sicurezza con i parenti. “Anche oggi in giardino con l’opportuno distanziamento sociale e i dispositivi di protezione individuali avremo quasi una decina di incontri, mentre le videochiamate sono una ventina al giorno. Per noi è una priorità garantire dialoghi, rapporti e ove possibile incontri tra residenti e familiari: il legame degli affetti e del cuore è il patrimonio più bello da difendere e promuovere”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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