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Dall'archivio:

Altitonante e Tatarella, presenze fisse tra Abbiategrasso e Magentino. Ma stiamo lontani dal giustizialismo…

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ABBIATEGRASSO-MAGENTA Fabio Altitonante, non più tardi di lunedì sera, si trovava a Mesero per la presentazione elettorale di Davide Garavaglia.

Pietro Tatarella era stato a Robecco sul Naviglio, ad Abbiategrasso e altrove.

Entrambi i politici di Forza Italia colpiti stamani da ordinanza di custodia cautelare avevano stretti legami con gli esponenti politici dell’est ticino, come documenta la foto della campagna per le Regionali 2018, con Altitonante alla fiera di Abbiategrasso a fianco del sindaco di Corbetta, Marco Ballarini (che peraltro non ha nulla a che fare con l’inchiesta di DDA e GDF).

Diversi gli interventi di Altitonante a difesa del Pronto Soccorso dell’ospedale di Abbiategrasso.

Nato nel 1974 a Teramo, Fabio Altitonante ha vissuto in Abruzzo prima di trasferirsi a Milano, dove è stato eletto consigliere regionale. Poi è diventato sottosegretario dell’amministrazione lombarda con delega alla Rigenerazione e Sviluppo dell’area Expo nella giunta di Attilio Fontana. Ha fatto il militare nei Carabinieri e ha sempre fatto battaglie al Pirellone, tra l’altro, per sostenere provvedimenti come la legge per la regolarizzazione dei seminterrati per renderli abitabili.

Pietro Tatarella, invece, è nato a Milano e fin da ragazzo ha militato tra i giovani forzisti di Mariastella Gelmini. Fino a diventare vicecoordinatore regionale del partito, carica che ricopre attualmente, e candidato di Forza Italia alle elezioni Europee nella circoscrizione Nord Ovest. Questa la presentazione che da di sé sul suo profilo social: “Sono cresciuto a Baggio, quartiere periferico dove la vicinanza della gente e il clima familiare non mancano mai”.

Pur a fronte di un’operazione clamorosa, che vede anche una richiesta d’arresto per il deputato di Forza Italia Diego Sozzani, già presidente della Provincia di Novara, non bisogna dimenticare i guasti procurati in Italia dal giustizialismo manettaro. Nessun cittadino, sia esso politico o meno, è colpevole fino alla pronuncia del terzo grado di giudizio. Una norma di legge vanificata dal 1992 ad oggi, ossia da quando i costumi di Tangentopoli hanno innervato la società italiana, e che ha triturato storie di decine, di centinaia di politici indagati e poi rivelatisi innocenti.

Un’evidenza che vale anche oggi, anche ora, per due politici- lo ripetiamo- accusati di condotte molto gravi, e che soprattutto negli ultimi mesi hanno intensificato la loro presenza nell’est Ticino.

Ma la presunzione d’innocenza, che in Italia è divenuta speciosamente presunzione di colpevolezza, vale anche per Fabio Altitonante e Pietro Tatarella.

F.P.

 

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