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Alpini, fumetti, Mc Donald’s e Sognatori: che week end ad Abbiategrasso. E chi si lamenta è un cazzone

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ABBIATEGRASSO – E’ difficile trovare una città di 30mila abitanti dove, nel breve volgere di 3 giorni, ci siano così tante iniziative promosse dalla società civile e dalle forze economiche e sociali.

Ad Abbiategrasso, da venerdì a ieri, migliaia di persone si sono riversate sulle strade per partecipare ai tre eventi che hanno costellato il fine settimana.

Hanno cominciato venerdì sera Sognatori e Mc Donald’s, che per sostenere la ‘corsa’ al parco inclusivo hanno organizzato un maxi quiz, sostenuto l’intrapresa solidale con una lotteria e dato parte dell’incasso da menù e colazioni al gruppo lanciato meno di mesi fa da un gruppo composito formato da Sara Valandro, Tiziana Losa, Alberto Cola, Marta Gentili (e molti altri), forse la più riuscita forma di associazionismo dinamico e solidale degli ultimi anni. Mettiamoci la lungimiranza imprenditoriale di Sergio Colombo, licenziatario del Mc di Bià, ed ecco l’eccellente risultato: altre migliaia di euro nelle casse pro parco, anche grazie al consueto sostegno di Radio City Bar. Chapeau.

Ha riscosso un grande successo anche la seconda edizione de Le vie del fumetto: oltre 20 fumettisti da tutta Italia, giovani studenti e case editrici specializzate animeranno il centro cittadino in una due giorni all’insegna del colore e della creatività. Vetrine, negozi, cortili e spazi all’aperto saranno lo scenario suggestivo per l’allestimento dei lavori degli ospiti dell’evento, fra incontri con gli autori, workshop e laboratori interattivi: un museo diffuso e a cielo aperto, che si è svolto sabato dalle 10.00 alle 22.00 e domenica dalle 10.00 alle 19.00.

Abbiamo già parlato anche del clamoroso successo e dell’abbraccio con cui gli abbiatensi hanno stretto gli Alpini, che hanno inaugurato il monumento in piazza Vittorio Veneto, celebrato gli ospiti arrivati da tutta Italia per l’adunata di Milano in piazza Marconi e poi sfilato fino alla sede del gruppo del sempre bravissimo Alfonso Latino. Onore agli alpini e compatimento umano per chi, anni fa anche ad Abbiategrasso, li ha bollati come violenti guerrafondai; dei poveretti, anzi dei poveracci.

Se poi ci mettiamo che nel castello, ieri, decine di ragazzi si sono ritrovati per parlare di Europa ed elezioni, il quadro è completo.

Abbiategrasso ha vissuto tre giorni all’insegna della sussidiarietà, quella cosa che, citando i manuali di storia delle Dottrine Politiche, dà vita ad un modo nuovo di esercitare la sovranità popolare definito cittadinanza attiva, che completa ed integra le forme tradizionali della partecipazione politica e della partecipazione amministrativa.  La cittadinanza attiva si realizza quando le cittadine ed i cittadini, singoli e associati, promuovono autonomamente iniziative di interesse generale che le istituzioni sono tenute a riconoscere, sostenere ed integrare nelle loro politiche. La cittadinanza attiva produce capitale sociale e promuove fiducia nei rapporti fra le persone e verso le istituzioni, realizzando una nuova forma di libertà solidale e responsabile finalizzata al miglioramento della vita di tutti.

Certo, per realizzarla servono gruppi capaci e dinamici, che ad Abbiategrasso abbondano (Alpini e Confcommercio, solo per citarne due che non ne sbagliano mai una), ma anche un’Amministrazione capace di capire e cogliere lo spirito del tempo. E il risultato è stato clamoroso: migliaia di persone si sono riversate per le vie di Bià (e i negozi cittadini hanno di sicuro ringraziato, non dimentichiamolo mai..).

E quella di Cesare Nai e Roberto Albetti, in questi 2 anni, per ora è parsa più brava a ‘lasciar fare’ che a ‘fare’, pensiamo per esempio allo sbarco del Giro d’Italia in città del 2018.

E’ poco? Mah, di certo è già qualcosa. Pertanto, a tutti quelli che si lamentano di una città così viva e dinamica, un solo ammonimento. Siete proprio dei cazzoni.

Fab. Pro.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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