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Ale Colucci, da Magenta in ‘direzione’ Camera dei Deputati

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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MAGENTA – Ne sono passati di anni (quasi 16) da quando un giovane Alessandro Colucci, classe 1974, entrava nella prima giunta magentina di Luca Del Gobbo. Correva il 2002.

Alessandro Colucci veniva da Milano e vantava già una solida esperienza politica, ancorché non amministrativa, in virtù del legame col padre, Francesco ‘Ciccio’ Colucci, una vita spesa nelle istituzioni sin dai tempi del Partito Socialista e successivamente in Forza Italia. Nato nel 1932, ‘Ciccio’ Colucci si avvia così a concludere una lunghissima carriera parlamentare al Senato (dove siede ora) dopo essere stato Questore della Camera e sottosegretario al Ministero delle Finanze dal 1979 al 1982 nei governi di Francesco Cossiga, Amintore Fanfani e Giovanni Spadolini.

Dal padre, ovviamente, Alessandro ha ereditato la passione politica, maturata- sin da quando era ragazzino- dalla vicinanza con un leader del peso di Bettino Craxi. Che, al di là delle vicende giudiziarie e del giudizio che la storia darà, resta uno dei più grandi uomini politici espressi dalla Prima Repubblica.

Alessandro Colucci è stato eletto in Regione Lombardia nel 2005, nel 2010 e nel 2013. E’ assessore ai Parchi dal 2010, nell’ultima giunta di Roberto Formigoni.

Poi lo strappo con Forza Italia e l’adesione ad Ncd, quindi a Noi con l’Italia di cui diventa leader regionale lombardo. Assieme a Luca Del Gobbo, Raffaele Cattaneo e Maurizio Lupi, Colucci combatte per mantenere gli ex alfaniani nel centrodestra, una battaglia dura e che in questi anni è costata parecchio, in termini politici.

Ora, dopo 3 consigliature,  Colucci è pronto per staccare un biglietto sola andata per Roma: Alessandro è candidato del centrodestra nel collegio uninominale per la Camera di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Una terra fertile, ricca (adiacente alla Franciacorta) dove il sostegno al centrodestra è forte e solido. Ma dove, ovviamente, serve profondere il massimo dell’impegno.

In caso di vittoria, per Alessandro Colucci si aprirebbero le porte di Montecitorio, a oltre 45 anni dall’ingresso di ‘Ciccio’. Nel nome del padre. Un sincero in bocca al lupo ad Alessandro, amico di Ticino Notizie da molti anni, un politico al quale abbiamo sempre riconosciuto passione, dinamismo e capacità di cogliere l’essenza dei processi (e delle dinamiche).

 

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