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Dall'archivio:

Albairate: massiccio ingresso di nomadi nel parcheggio della stazione subito bloccato dai Carabinieri

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ALBAIRATE  Avevano deciso di sistemarsi nella zona della stazione ferroviaria di Albairate, come al solito. Ma questa volta è andata male ai nomadi. La Polizia locale e i Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso li hanno bloccati immediatamente intimando loro di andarsene. L’altro giorno la storia si stava ripetendo secondo il copione già visto altre volte.

Otto carovane di nomadi, cosiddetti camminanti, si stavano dirigendo verso il parcheggio della stazione ferroviaria. L’allarme è scattato immediatamente e ha portato in zona diverse pattuglie dell’Arma e anche la Polizia locale. Un’azione congiunta che ha risolto il problema affidandosi al proverbio che prevenire è meglio che curare. Erano almeno una quarantina di persone, compresi bambini, che hanno lasciato il paese. I nomadi camminanti da alcuni mesi a questa parte hanno preso di mira Albairate come luogo dove sostare, nonostante i divieti. Sono un’etnia differente dai rom e dai sinti. Tutti di origine italiana, soprattutto siciliani, si sono stabilizzati anche nell’Italia del nord da alcuni anni a questa parte. Nella zona dell’abbiatense è un continuo girovagare a caccia di un punto dove potersi sistemare per alcuni giorni e Albairate è quello prediletto.

Nel mese di febbraio di quest’anno erano sempre otto le carovane dei nomadi camminanti che si erano piazzate nel parcheggio ferroviario. In quell’occasione è stata la Polizia locale a notificare loro il provvedimento di allontanamento che hanno eseguito senza problemi. Giusto un anno fa il sindaco Flavio Crivellin firmò un’ordinanza di sgombero autorizzata dalla Prefettura che venne eseguita nel termine di 48 ore. Ormai gli sgomberi, per fortuna sempre tranquilli, non si contano più. Tantissime sono state le lamentele arrivate dai cittadini e anche da RFI perché la presenza di numerose carovane di nomadi nei pressi di una linea ferroviaria crea problemi anche dal punto di vista ambientale. L’area non è certo adibita al campeggio, non c’è acqua corrente e nemmeno la presenza di servizi igienici. Spesso sono stati abbandonati rifiuti nella zona. Insomma, una situazione non più tollerabile che il Comune ha deciso di fronteggiare con ogni mezzo.

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