MILANO – Al Policlinico di Milano il 23 settembre sono stati eseguiti in contemporanea un trapianto di rene da donatore vivente (il marito che dona alla moglie in dialisi) e due trapianti di rene più urgenti e ‘rari’: si è dovuta organizzare una ‘maratona chirurgica’ di quasi 16 ore, durante la quale si sono sovrapposti 4 interventi in sala operatoria. “Il primo intervento ha richiesto come da prassi due operazioni chirurgiche distinte – spiega Mariano Ferraresso, direttore dell’Unità trapianti di rene del Policlinico di Milano -, il primo per prelevare l’organo dal donatore vivente, il secondo per trapiantarlo nella moglie.
La sera prima, però, siamo stati allertati per la disponibilità di un donatore deceduto con un gruppo sanguigno relativamente raro, AB con Rh negativo, e dell’opportunità di poter utilizzare entrambi i suoi reni. In lista d’attesa nazionale di pazienti compatibili con quel gruppo sanguigno ce n’erano solo due, entrambi già in cura al Policlinico. In un trapianto ogni minuto è prezioso, e non si poteva certo aspettare: per questo abbiamo convocato subito i pazienti, uno della Lombardia e uno che è dovuto arrivare dalla Puglia, e ci siamo preparati a svolgere tutti e quattro gli interventi nella stessa giornata”.