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Dall'archivio:

Al Lirico di Magenta, Oliviero Toscani scuote i giovani e non solo

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MAGENTA – L’obiettivo di Oliviero Toscani ha guardato negli occhi di oltre cinquanta sopravvissuti all’eccidio compiuto, nel 1944, dai nazifascisti a Sant’Anna di Stazzema,  Comune con cui Magenta è gemellata dall’aprile del 1975 (sindaco Ambrogio Colombo).

Da quegli scatti è nato il libro ‘I bambini ricordano. Sant’Anna di Stazzema 12 agosto 1944’, edito da Feltrinelli. “Un lavoro di cui sono fiero”, ha affermato Toscani, raccontando di aver accettato “come sfida”, nel 2003,  la proposta di Gian Piero Lorenzoni (allora sindaco della località dell’alta Versilia) di realizzare un documento fotografico della terribile strage. Un reportage su fatti accaduti sessant’anni prima sembrava, però, un’impresa impossibile. Sembrava, appunto.

“Parlando con i superstiti, vedevo nei loro occhi le immagini di terrore che conservavano stampate nella memoria: quegli sguardi erano il documento ancora vivente di quanto avvenuto  a Sant’Anna di Stazzema”. Quegli sguardi sono  la memoria storica. Dalle pagine del volume, insieme ad ogni intenso primo piano dilatato oltre il foglio, parlano al lettore anche le trascrizioni bianco su nero delle testimonianze, delle storie personali di Ennio Mancini ( aveva 6 anni nel ‘44), di Luciano Antonucci (nove anni), di Enrico Pieri (10 anni) e di tanti altri ‘bambini di allora’ ( … e se non piangi di che pianger suoli? ).

Il volume, ampliato e aggiornato rispetto alla prima edizione andata esaurita, è stato presentato lo scorso sabato, presso il teatro Lirico. Sul palco con Oliviero Toscani c’erano il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, il sindaco Marco Invernizzi, il sen. Ambrogio Colombo ed Emanuela Morani della Libreria ‘Il Segnalibro’, in platea alcune classi degli Istituti Superiori cittadini. Ed è a loro che il fotografo milanese ha rivolto con impeto l’ incitamento a partire dalla conoscenza, dall’analisi, dalla comprensione di quanto accaduto “per riuscire a organizzare la società in modo più  umano, più civile … questo è uno scopo importante che darà senso alla vostra vita, ma richiede impegno individuale continuo, coerenza nel proprio lavoro e onestà”. Toscani ha ribadito il potere dell’immagine quale strumento di conoscenza e di richiamo alle nostre responsabilità.

16831815_767323333419218_1776990745353785269_n16807141_767323390085879_4537372930370419123_n “Conosciamo la Storia da quando c’è la fotografia”, ha sentenziato. E, ancora, rivolto ai ragazzi : “La vostra cultura è basata sull’immagine, le nuove tecnologie comunicative possono essere un valido aiuto per far progredire la società, non limitatevi a usarle per rincretinirvi, giocando!” (Cosa che, peraltro, fanno pure i grandi! ndr). Una mattinata di parole più che di immagini. Di parole che non possono aver lasciato alcuno dei presenti – ragazzo o adulto che fosse – indifferente. Una mattinata per ricordare e raccontare  una storia di cui “si dovrebbe parlare a scuola..  una vicenda ‘simbolo’ da raccontare ai giovani – ha detto il sindaco Verona con voce rotta da contagiosa emozione  – perché ha sempre senso, anche a distanza di tempo, ricercare la verità e la giustizia; non si vuole vendetta, i superstiti non vogliono questo”, a conferma, leggere: ‘I bambini ricordano . Sant’Anna di Stazzema 12 agosto 1944’.

Franca Galeazzi

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