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Ai domiciliari i commercialisti vicini alla Lega. La replica: ‘Non ci sono fondi neri’

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MILANO – Sono finiti agli arresti domiciliari Alberto Di Rubba, Michele Scilleri e Andrea Manzoni, i tre commercialisti vicini alla Lega indagati a Milano nell’inchiesta su Lombardia Film Commission. Lo riferisce una nota del procuratore Francesco Greco, precisando che l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip è stata eseguita nel tardo pomeriggio di oggi dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza. Ai domiciliari anche un quarto indagato, Fabio Barbarossa. Le accuse contestate a vario titolo sono turbativa d’asta, peculato e sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte.

“Siamo assolutamente tranquilli, finirà in nulla come tante altre inchieste che cercavano soldi che non c’erano in Russia, in Svizzera o in giro per il mondo”. E’ quanto sottolineano fonti della Lega, dopo che sono finiti agli arresti domiciliari, nell’ambito nell’inchiesta della Procura di Milano sulla compravendita di un immobile a Cormano da parte della Lombardia Film Commission,

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