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Agricoltura & buone notizie: 2 italiani su 3 useranno App per acquistare prodotti agroalimentari

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MILANO – “Il 40% degli italiani acquista generi agroalimentari direttamente dal produttore locale, scegliendo distintività, territorio, qualità e sicurezza alimentare. E due italiani su tre sono propensi a utilizzare in misura crescente app e siti per l’acquisto online e la consegna a domicilio di questi prodotti. La Regione Lombardia ha aperto un bando da 1,2 milioni di euro per la creazione e lo sviluppo di progetti di filiera corta. Stanno giungendo numerose richieste e abbiamo deciso di prorogare la scadenza al 14 luglio. Con queste risorse finanzieremo anche nuove tecnologie per abbattere le intermediazioni tra produttore e consumatore, come piattaforme online di vendita dei prodotti agricoli”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, citando i recenti dati dell’osservatorio Real Mutua.

Nella foto sopra i prodotti a chilometro zero della Cascina Bullona di Magenta, sotto l’Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Fabio Rolfi

Il bando, realizzato nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, riguarda contributi destinati a programmi realizzati attraverso un accordo di partnership tra più soggetti (imprese agricole e altri eventuali partner) e che devono riguardare lo sviluppo di:

  • cooperazione tra aziende al fine di ridurre i passaggi tra produttori e consumatori;
  • tecnologie che facilitino la vendita attraverso la rete internet al fine di migliorare la programmazione produttiva e la concentrazione dell’offerta (a esempio attraverso il commercio elettronico, box schemes, vendita a catalogo);
  • modalità di vendita e promozione che favoriscano il contatto diretto con l’acquirente finale (a esempio mercati degli agricoltori o farmers market, sistemi di acquisto e consegna a domicilio, vendita in forma itinerante).

“Dalla crisi – ha aggiunto l’assessore – dobbiamo trovare nuove opportunità. Nel futuro sarà essenziale scegliere le modalità giuste per promuovere i prodotti del nostro territorio”. “Ridurre le fasi di intermediazione commerciale – ha concluso Rolfi – significa migliorare la competitività delle imprese agricole, ragionando di filiera per essere più forti sul mercato e razionalizzare le risorse nel modo migliore”.

Per filiera corta si intende un’aggregazione di imprese agricole che si organizza per vendere direttamente i propri prodotti. O che si affida a un unico intermediario per raggiungere il consumatore finale.

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