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Addio al Maresciallo Busto, Carabiniere guzzista per sempre

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MILANO – Ha comandato per più di venti anni la Sezione Motociclisti del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Milano, il Maresciallo Virgilio Busto, medaglia Mauriziana e Cavaliere della Repubblica, saluta per sempre la sua città. Si è spento all’alba di mercoledi 22 luglio, a quasi 87 anni. I funerali saranno lunedi 26 luglio a Rovegno (Genova).
Una vita nell’Arma dei Carabinieri e migliaia di chilometri in sella alla sua Guzzi per servizio o per passione. Virgilio Busto, oltre ad essere un Carabiniere per sempre, classe 1934, era anche un appassionato e fedele guzzista, come testimoniano la cura per il suo Falcone 500 Sport degli anni ’50 e i chilometri fatti alle innumerevoli e prestigiose gare, come i Trofei internazionali di Pavia e le 14 Milano-Taranto. Numerose le foto che lo ritraggono che hanno fatto la storia del motociclismo internazionale.

Era entrato diciottenne nell’Arma dei Carabinieri e dopo alcuni anni di servizio vi era rientrato, aveva “trovato la possibilità di esprimere al meglio la sua essenza di uomo e professionista, riscontrando nell’Arma quei valori profondi che già gli erano propri”, ricordava due anni fa il Generale di Brigata Roberto Boccaccio, Capo di Stato Maggiore Interregionale “Pastrengo” alla presentazione della biografia del Maresciallo (Carabiniere per sempre, per sempre guzzista, Orgoglio, passione e responsabilità di un Maresciallo non qualunque, Edizioni Astragalo).
Tra i ricordi di chi lo ha conosciuto spicca il merito di aver cresciuto professionalmente e umanamente molti Carabinieri, i “suoi ragazzi”, i “suoi Gatti”, durante gli anni di Comando nel capoluogo meneghino e che ancora oggi ne parlano con molto rispetto e riconoscenza.
Aveva di recente partecipato alla registrazione dei contributi per il centenario della Moto Guzzi, di cui per l’Arma era stato uno dei collaudatori.

 

 

Arabella Biscaro

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