― pubblicità ―

Dall'archivio:

Adam Hood – “Bad Days Better” (2022) by Trex Roads

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

Il successo. Un qualcosa inseguito da tantissimi artisti, alcuni lo cercano in maniera malsana e ne escono spesso con le ossa rotte. Dal mio punto di vista, molto romantico, non è qualcosa da cercare, ma qualcosa che ti raggiunge se crei magia e hai talento, passione e costanza.

Ecco, l’artista di cui vi parlo oggi non ha mai cercato il successo, non l’ha mai messo come priorità mentre si dedicava alla sua passione, ma lo meriterebbe e planetario per il suo talento e abilità nel creare musica e poesie di vita vera.

Adam Hood è originario di Opelika, Alabama e ha dentro di sè il soul della musica del Sud, quel sentimento che gli permette di creare dei testi che arrivano al cuore, arricchiti da sezioni musicali che avvolgono l’anima.

E’ stato scoperto per puro caso in Texas attorno al 2007 da una delle artiste country più iconiche degli ultimi anni: Miranda Lambert, lei gli ha aperto le porte di Nashville e ormai è sua amica da quel momento chiave della sua vita, non solo artistica.

In questi anni oltre ad aver fatto uscire ottimi album a sua firma (4 dal 2009 ad oggi, escluso questo), è stato quasi più celebre per la sua abilità di scrittore di pezzi per altri. E che scrittore!

Lo potete vedere nei crediti di album dei Whiskey Myers, Travis Tritt, Anderson East e tanti altri.

In realtà per la bellezza delle sue canzoni, sia registrare da lui che da altri artisti, dovrebbe avere un successo molto più grande, ma questa è una cosa che a Hood sembra davvero importare poco. Anzi come sentirete in una delle canzoni di questo disco, Speed of the South splendida canzone soul rock, l’autore si ritiene comunque felice di essere rimasto fedele a se stesso senza essere mai diventato davvero un nome di cartello.

Un uomo d’altri tempi, tempi in cui la musica non era un lavoro, ma una passione che ti guidava a creare opere che potessero esprimere il tuo essere, il fatto poi che piacessero era tutta un’altra storia e non influiva sul processo.

In questo disco, oltre la collaborazione con l’amica Miranda Lambert nella ballata malinconica Harder Stuff, incentrata sui rimpianti di momenti difficili quando non era facile vedere l’uscita dal tunnel, notiamo la presenza come supporto della band southern rock dei Blackberry Smoke.

Non di un gruppo qualunque di session men quindi, ma di una vera leggenda del rock americano di oggi e si sente, eccome se si sente!

Se a questo aggiungete che il disco è prodotto da un altro artista dal valore assoluto (e del tutto simile a Hood in questa sua ricerca della passione senza guardare al successo) e cioè Brent Cobb, un vero fuoriclasse sia davanti che dietro la console, avrete 10 pezzi dal valore assoluto e dalla bellezza scintillante.

Un viaggio fra il country d’autore, il groove della gente del Sud, il southern rock e la poesia di parole che parlano al cuore e all’anima.

Premete play e il sole di una passeggiata al sole invaderà i vostri speaker. La title track è così, la slide, quel sapore di musica della gente e quel modo di accettare la vita anche nelle difficoltà che è proprio del sound del Sud, lo troviamo anche nell’ultimo disco dei Whiskey Myers.

Business with Jesus è groove, è un mandolino che si avvolge al suono di un organo, è un brano dal sapore religioso ma che catturerà la voglia di cantare e ballare anche del più ateo degli atei.

Fantastica!

Un disco vibrante e mai banale, che sfiora il southern rock degli anni d’oro con Flesh and Blood, ci ho trovato tanto sapore di Lynyrd Skynyrd e la collaborazione con i Blackberry Smoke qui da dei frutti succosi e tanto dolci. Da gustare tutto d’un fiato.

 

Delizioso il riff di Don’t Do It, divertente e solare e con quel groove che pare uscire da una jam session in un locale live della Georgia, non ci si stanca di ascoltarla e di farci avvolgere da questo sound.

Il lavoro si chiude con un altro pezzo parecchio southern come Livin’ Don’t Give a Damn, impreziosito da un assolo fantastico. Groove e chitarre a livelli altissimi e non si può non nominare di nuovo l’abilità di Cobb e dei Blackberry Smoke, con cui Adam Hood ha registrato un album veramente strepitoso.

Un disco che potrebbe essere usato per spiegare ai bambini cosa sia la musica del Sud degli Stati Uniti, sia nei testi che nel fantastico sound. Ci potete sentire l’influenza dei grandi come i Lynyrd Skynyrd e Otis Redding, il tutto arricchito dalla collaborazione con gli Smoke e Brent Cobb, insomma Hood ci regala uno dei dischi più ispirati, divertenti e originali di questo 2022.

Dopo ben 4 anni dal suo ultimo disco, dopo aver superato problemi e dipendenze, un sincero bentornato ad un grande artista e alla sua passione musicale d’altri tempi, ne avevamo davvero bisogno.

 

Buon ascolto,

Claudio Trezzani by Trex Roads  www.trexroads.altervista.org

(nel blog trovate la versione inglese di questo articolo a questo link: https://trexroads.altervista.org/bad-days-better-adam-hood-2022-english/ )

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi