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Dall'archivio:

Abrignani (CTS): ‘Coprifuoco alle 22 NON ha valore scientifico’

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 “Non c’è nessun dato scientifico su cosa voglia dire un’ora in più aperti o un’ora chiusi. Non esiste, come nel 99% delle cose che ci hanno interessato di questa pandemia e che sono state decise sulla base di supposizioni scientifiche, sempre con la tendenza alla mitigazione del rischio”. A puntualizzarlo è stato Sergio Abrignani, immunologo dell’università Statale di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza coronavirus, intervenuto oggi ad ‘Agorà’ su Rai3.
      Rispondendo a una domanda sulla decisione di avere il coprifuoco alle
22 – decisione politica o indicazione scientifica del Cts – Abrignani ha confermato di aver detto che, a suo avviso, a livello nazionale dare un’ora in più a milioni di persone per interagire vuol dire dare milioni di chance in più al virus di circolare. E ha aggiunto: “C’è stato un comunicato del nostro portavoce Silvio Brusaferro su questo, in cui si diceva che noi siamo a favore di tutta una serie di mitigazioni del rischio e si diceva del mantenimento del coprifuoco.
Il Cts non decide mai nulla, dà dei pareri. Le decisioni sono sempre della politica. Noi diamo dei pareri in scienza e coscienza, sulla base dei dati”, ha ribadito.
      Ad Abrignani non piace che si parli di “un noi e un voi, come se ci fosse gente che vuole chiudere e gente che vuole aprire. E’ veramente un tentativo di mitigare il rischio. Abbiamo visto oltre 120mila morti in 14 mesi e non è una cosa da ridere o da discutere da tifosi. E’ una cosa terribilmente pericolosa”. Ora c’è “un giusto tentativo di riaprire da parte del Governo e di mitigare il rischio con tutto ciò che possiamo fare. Se ho la certezza che sia giusto tutto questo? No, perché sulla maggior parte delle cose che decidiamo – ha ribadito – dati scientifici assoluti in questa pandemia non ce ne sono”.

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