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NO Aborto. In Piemonte è pronta la delibera a sostegno del fondo “Vita Nascente”. Si parte con oltre 400 mila euro

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PIEMONTE – E’ pronta in Regione Piemonte la delibera di giunta sulle modalità di accesso e criteri di assegnazione dei finanziamenti per la promozione e realizzazione di progetti di accompagnamento individualizzati, finalizzati alla promozione del valore sociale della maternità e alla tutela della vita nascente, da parte di organizzazioni ed associazioni operanti nel settore della tutela materno infantile ed iscritte negli elenchi approvati dalle Asl.

 

Lo annuncia in una nota l’assessore alle Politiche sociali, Maurizio Marrone spiegando che i 400.000 euro già stanziati a bilancio serviranno a sostenere le attività di ascolto e consulenza, attraverso la presenza a sportello programmato presso i presidi sanitari, progetti di sostegno alle mamme per almeno i primi mille giorni dei neonati, anche attraverso sostegno economico e gli aiuti materiali e fornitura beni di prima necessità, percorsi di sostegno psicologico sia individuali che di gruppo, attraverso figure professionali adeguatamente formate e accompagnamento ai gruppi di auto mutuo aiuto tra gestanti e neomamme. Ogni progetto dovrà espressamente prevedere attività di comunicazione e diffusione dei programmi di intervento nel territorio di riferimento, anche attraverso i Consultori familiari, i Consultori pediatrici nonché i Centri per le Famiglie aderenti al Coordinamento Regionale localmente presenti ed i principali siti istituzionali nonché canali multimediali di informazione.

Sono previsti ulteriori 60.000 euro destinati a finanziare interventi dei servizi socio-assistenziali di Torino, Novara, Alessandria e Cuneo a supporto della segretezza del parto per le gestanti che abbiano deciso il non riconoscimento del nascituro.

La Dgr sarà calendarizzata dalla conferenza dei capigruppo nella prima commissione quarta sanità e assistenza utile per essere esaminata prima dell’approvazione in giunta, come previsto dall’emendamento alla legge di bilancio. “La Regione Piemonte – sottolinea Marrone – pagherà alle famiglie socialmente vulnerabili e alle donne in difficoltà economica, magari perché abbandonate da genitori e partner, ciò che serve per non dover rinunciare alla gravidanza che desiderano: canoni di locazione, rate di mutuo, bollette di utenze, abbigliamento, alimenti, farmaci, pannolini, carrozzine, lettini.

 

 

Mentre noi realizziamo un passo alla volta la rivoluzione sociale delle culle, attuando finalmente la parte preventiva della legge 194 che tutela in concreto il valore sociale della maternità, le sinistre si radicalizzano ulteriormente inseguendo una piazza estremista che oltraggia cartelli con su scritte le parole ‘Dio’ e ‘famiglia’, non si meraviglino se il Paese reale ed in particolare le periferie voltano loro le spalle”, conclude Marrone ringraziando la collega assessore all’Infanzia, Chiara  Caucino “per aver sottoscritto insieme a me la delibera, a ennesima riprova della coesione programmatica e valoriale del centrodestra unito”

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