Abbiateinbici-Fiab: ‘Riaprite le alzaie lungo il Naviglio’

Apprendiamo dalla stampa che le strade alzaie dei Navigli e degli altri Canali gestiti dal Consorzio Est Ticino Villoresi saranno vietate ai pedoni e ai ciclisti anche dopo il 4 maggio. E’ una decisione che penalizza pesantemente i lavoratori che raggiungono il luogo di lavoro pedalando lungo queste strade sicure, senza traffico automobilistico. E’ una decisione in controtendenza con tutte le scelte che stanno adottando le Amministrazioni italiane per favorire chi vuole muoversi attivamente senza affollare i trasporti pubblici o prendere l’auto. Coerentemente con questa politica, il comune di Milano consente il transito sulle alzaie dei Navigli nel suo territorio: si tratta però di soli 5 km, a fronte degli oltre 200 km di strade alzaie sui quali il Consorzio Villoresi impedisce il transito adducendo la difficoltà di esercitare il controllo per evitare assembramenti.

Evidentemente questo ente non considera la bici come un mezzo di trasporto, ma solo uno strumento di svago, e ritiene i cittadini incapaci di rispettare le regole di distanziamento, mentre l’esperienza di questi mesi ha chiaramente dimostrato il contrario.

Le strade alzaie (in particolare sui Navigli che convergono a Milano) collegano cittadine e paesi con un ricco tessuto produttivo e residenziale intervallato da campagna e sono da sempre utilizzate non solo a fini ricreativi, ma anche di spostamento, soprattutto in bicicletta. Per i comuni della cintura sono una via di ingresso preferenziale nella città di Milano senza gravare sui trasporti pubblici e sul traffico.

La situazione creata dal Covid richiede di incentivare nuovi utenti all’uso delle due ruote e le strade alzaie, proprio per la loro separazione dal traffico automobilistico, possono favorirne l’uso anche da parte di chi finora considerava la bicicletta solo a fini ricreativi.

                                                                                                                                           FIAB Abbiateinbici

                                                                                                                                           Marina Buratti,  presidente