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Abbiategrasso, via al Consiglio comunale: ricordati Tino Arrigoni e Roberto Invernizzi

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ABBIATEGRASSO – Poco dopo le 21 è cominciato il Consiglio comunale dedicato alla mozione, presentata dalle minoranze, sull’ormai ben noto banchetto del 27 gennaio scorso della onlus Branco.

Il presidente del Consiglio comunale Marco Tagliabue ha avviato i lavori ricordando la recente scomparsa di Tino Arrigoni e Roberto Invernizzi, attivi per anni in seno alla politica locale.

Successivamente, il sindaco Cesare Nai ha ufficializzato la nomina del nuovo assessore alle Politiche Sociali, Rosella Petrali, non presente per l’infortunio domestico che le è occorso.

Prima dell’odg ha preso la parola Barbara De Angeli (5 Stelle), che ha stigmatizzato il banchetto del 27 gennaio, citando il nazifascismo e la persecuzione tedesca. ‘Possono esistere persone che inneggiano a certe idee nel Giorno della Memoria? Oggi io mi sento tradita’.

Graziella Cameroni (Pd) ha portato all’attenzione dei lavori quella che a suo dire è stata la scarsità dei lavori avviati o effettuati dall’Amministrazione in questo anno e mezzo, citando argomenti come piscina, teatro e scuola di via Colombo. ‘La realtà non è un sogno’, ha detto l’ex vicesindaco. ‘Nei 5 anni di giunta Arrara abbiamo dovuto recuperare tutto quanto non era stato fatto in precedenza’.

Martina Garavaglia (Lega) si è chiesta che fine ha fatto il referendum del 2017 sull’autonomia della Lombardia.

Il consigliere De Marchi (Cambiamo Abbiategrasso) ha criticato la scarsa rilevanza data dagli amministratori al Giorno della Memoria. ‘Per noi è doveroso ricordare, perché come ha scritto Primo Levi quello che è accaduto può accadere ancora’.

Lele Granziero (Pd) ha fatto una riflessione sulla maggioranza locale, ‘penso che i militanti di centrodestra non intendono essere valorizzati; in questi mesi assistiamo a nomine di persone che non abitano ad Abbiategrasso. Il Cda di Amaga non è composto da neppure 1 abbiatense. Concludo con una battuta: la maggioranza mi pare come la via Annoni, prima conclusa e poi ridotta a perdere pezzi”.

Domenico Finiguerra, leader di Cambiamo Abbiategrasso, ha fatto cenno al tema della pericolosità della pista ciclabile di via Da Vinci e allo  stato di salute della maggioranza. “Dov’è il rispetto per gli elettori? Passare ad altro gruppo dopo aver preso i voti con altra casacca penso sia scarsamente rispettoso. Se in un gruppo non ti riconosci più, si danno le dimissioni. Quanto all’ospedale e al Pronto Soccorso, a breve si porrà il tema al Consiglio Regionale e ci si troverà di fronte a un bivio. E allora si dovrà scegliere”.

Donatella Magnoni (Lega) ha richiamato il dramma del popolo giuliano dalmata, a ridosso del Giorno del Ricordo, leggendo la lettera di un istriano centrata sul dolore patito dalle vittime delle foibe e dell’esodo.

Flavio Lovati (Lista Nai) ha rammentato i tempi della seconda guerra mondiale e delle violenze patite dai prigionieri politici o dei deportati. ‘Essere democratici e liberali impone di rispettare il pensiero degli altri, impone il confronto’.

Il vicesindaco Roberto Albetti ha voluto replicare al consigliere De Marchi sulla corona del 27 gennaio (‘abbiamo fatto come è stato sempre fatto, con la deposizione dei fiori’), mentre a Granziero ha ribattuto che ‘ve ne intendete di lavori fatti così così, come del resto è sempre accaduto’. A Finiguerra ha detto che ‘serve anche dell’ironia, in passato anche esponenti della tua lista sono migrati altrove’.

A questo punto si è partiti con la discussione della mozione sul 27 gennaio.

 

 

 

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