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Dall'archivio:

‘++Abbiategrasso vestita a festa.. ha già vinto: onda rosa sulla città, tutto pronto per la partenza del Giro. Pessimisti cosmici con le pive nel sacco (ancora una volta)

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ABBIATEGRASSO  Una città vestita a festa, che presenta il suo abito migliore e vince ancora una volta sul pessimismo cosmico di chi è riuscito a criticare, in un momento così difficile, la partenza di una tappa del giro d’Italia e gli evidenti effetti benefici- di immagine e sostanza- che un evento del genere comporta e arreca alla città.

A circa un’ora e mezza dalla partenza della tappa odierna della carovana rosa da piazza Vittorio Veneto si può serenamente dire che Abbiategrasso ha già vinto: sin dalle prime ore di oggi il fermento era palpabile, moltissime le persone presenti, castello visconteo addobbato a festa, negozi tinti di rosa e vetrine a tema, il maestro Andrea Besuschio presente tra la sua pasticceria e le vie del centro.

Molte le autorità istituzionali presenti: il sottosegretario di Regione Lombardia allo Sport, Antonio Rossi; c’erano anche il consigliere regionale Curzio Trezzani e il presidente del Parco Ticino, Cristina Chiappa. Atteso anche il consigliere del Pirellone ed ex sindaco di Magenta Luca Del Gobbo.

La ribalta televisiva e mediatica porterà Abbiategrasso e tutti i paesi attraversati dalla tappa odierna nelle case di milioni di italiani. Bar e ristoranti hanno colto al balzo l’occasione di mettersi in mostra e usare la leva del Giro per rialzarsi in modo definitivo dopo l’anno e rotti di pandemia. Insomma, ancor prima della partenza in pompa magna delle 12.35 si può serenamente dire che Abbiategrasso ha già vinto.

LA TAPPA DI OGGI

Da un punto di vista sportivo e tecnico, invece, ecco le caratteristiche della tappa di oggi,  la diciannovesima, Abbiategrasso-Alpe di Mera/Valsesia, di 166 chilometri.  Sarà la penultima giornata a disposizione per i big della classifica generale per sfidarsi faccia a faccia sulle Alpi. 

Sarà una tappa di montagna con tre ascese intervallate da lunghi tratti in falsopiano. Si percorrerà la pianura attorno al Ticino fino a Orta San Giulio, che immetterà verso il GPM di quarta categoria di 13 chilometri in località Gignese-Alpe Agogna al km 83 (questa ascesa sostituirà il GPM del Mottarone dopo l’annullamento di quest’ultimo nel rispetto delle 14 vittime del crollo della funivia di domenica 23).

 

foto di Max Ilardi

foto di Max Ilardi

Ci sarà dunque una discesa davvero impegnativa fino a Stresa, dove si costeggerà il Lago Maggiore passando per Baveno (km 107,6) primo traguardo volante del giorno, e da qui si raggiungeranno quindi Gravellona Toce e Omegna per scalare il Passo della Colma (km 137,4). Quest’ultima è un’ascesa di terza categoria lunga 7,5 chilometri al 6,4% e punte dell’11%.

Si scenderà dunque su Varallo, per poi risalire dolcemente fino a Scopetta (km 161,6), secondo traguardo volante del giorno, da dove partirà la salita conclusiva. L’Alpe di Mera è un GPM di prima categoria di 9,7 chilometri al 9% con picchi del 14% a tre chilometri dal traguardo, caratterizzato da numerosi tornanti. Attenzione: gli ultimi 4,7 km avranno una pendenza media allucinante del 10,4%

 

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