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Abbiategrasso/scuole: il Comune blocca le tariffe e ‘mette’ 70mila euro per la refezione. 15 le classi in isolamento Covid

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“L’Amministrazione ha agito con l’obiettivo di non andare a gravare sulle famiglie”

 

ABBIATEGRASSO  – Nessun aumento della tariffa mensa, e servizio di post mensa garantito per gli alunni che frequentano il tempo ridotto di 27 ore settimanali: due interventi dell’Amministrazione comunale per riuscire a dare continuità ai servizi esistenti senza gravare sulle famiglie abbiatensi.

Quest’anno infatti il Comune si è fatto carico del servizio post mensa degli istituti Terzani e Aldo Moro, “per gli istituti scolastici quest’anno non sarebbe stato possibile effettuare, come avveniva gli scorsi anni, una convenzione con le cooperative per il servizio di sorveglianza e assistenza educativa durante la pausa mensa del tempo ridotto – spiega l’assessore all’Istruzione Eleonora Comelli -. In accordo con le dirigenze scolastiche e Assp, ci siamo fatti carico del servizio inquadrandolo come post scuola, riuscendo così a mantenerne il funzionamento, con l’intenzione di continuare a garantire la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro per coloro che hanno scelto questo tipo di tempo scuola per i propri figli”.

Il servizio ha mantenuto la tariffa pressoché invariata (con l’aumento di circa 1 euro rispetto all’anno precedente) di 46,63 euro per 6 ore settimanali suddivise su tre giorni (a differenza del servizio post scuola ordinario che prevede 5 ore in cinque giorni). E’ previsto inoltre uno sconto del 40% sul secondo figlio, e del 60% sul terzo figlio.

Il Comune è intervenuto inoltre erogando 70mila euro per coprire la spesa aggiuntiva per il servizio mensa, i cui costi sono aumentati a seguito di una rimodulazione effettuata dal gestore per rispondere alle esigenze imposte dalla normativa di contrasto e contenimento del rischio di diffusione del Covid-19.

“La rimodulazione progettuale comportava un aumento della tariffa di 0,42 centesimi a pasto – spiega l’assessore – Per non sobbarcare le famiglie di questo aumento di costi abbiamo deciso di intervenire coprendo tale importo con le risorse del bilancio comunale (70mila euro in totale). Ricordo inoltre – conclude Eleonora Comelli – che quest’anno l’emergenza sanitaria ha comportato un cospicuo aumento dei costi praticamente di tutti i servizi scolastici, ma la nostra Amministrazione, a differenza di quanto è avvenuto in altri Comuni, ha seguito la linea di non andare ad incidere sulle tariffe a carico delle famiglie. Tutti i servizi sono stati garantiti, compreso il centro estivo nonostante i costi elevati, e siamo riusciti ad accettare tutte le domande pervenuteci per il trasporto scolastico. Infine siamo riusciti ad aderire si a Nidi Gratis che al Bonus Inps, che costituiscono un ulteriore e significativo contributo al bilancio delle famiglie abbiatensi”.

 

“Ogni decisione sulla rimodulazione e organizzazione dei servizi – sottolinea l’assessore – è stata dettata dalla volontà di garantire il più possibile un’offerta di servizi in continuità con gli anni precedenti, assicurando standard di sicurezza il più possibile adeguati e permettendo alle famiglie e agli alunni di non  stravolgere ulteriormente la propria quotidianità. Siamo consapevoli che alcuni genitori ci hanno fatto presenti ulteriori necessità, tuttavia, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo anche garantire i servizi essenziali comporta non poche difficoltà”.

 

L’assessore conclude infine intervenendo sulla situazione attuale della quarantena preventiva negli istituti cittadini: “Attualmente sono 13 le classi in isolamento, ma la situazione è dinamica e in continua e rapida evoluzione. Le dirigenze stanno gestendo la situazione in modo ottimale e in costante coordinamento con le autorità sanitarie”.

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