ABBIATEGRASSO – Il giorno dopo la mobilitazione unitaria di sindaci e forze politiche contro la chiusura notturna del Pronto Soccorso di Abbiategrasso si tirano le somme.
La prova di forza indubbiamente c’è stata: una quindicina i sindaci presenti, consiglieri regionali, un assessore (De Corato) e l’ex assessore alla Salute, Mario Mantovani.
Leitmotiv di molti degli interventi è stata la critica, dura e aperta, al Direttore Generale dell’Asst Ovest Milanese, Massimo Lombardo.
Ed è anche comprensibile; è sotto la sua direzione, del resto, che il Ps ha chiuso dopo le 20, ed è stato sempre Lombardo a difendere la scelta attuata, puntando comunque a dare l’immagine di un ospedale (il Cantù) che cerca ugualmente di rafforzarsi. E le conferenze stampe condotte dal dottor Schieppati, direttore dei nosocomi di Magenta e Bià, ne è la palese dimostrazione.
Molto dure le parole del sindaco di Morimondo e presidente dell’assemblea dei sindaci abbiatensi Marco Marelli, che ha invitato apertamente a recarsi sotto gli uffici del Pirellone nel caso Lombardo venisse confermato (ipotesi peraltro tutto fuorché peregrina).
Parole più concilianti ma identico significato negli interventi di Mario Mantovani e Riccardo De Corato, i quali hanno fatto un chiaro riferimento alle imminenti nomine Massimo Lombardo è in scadenza di mandato, e a giorni Regione Lombardia diffonderà i nomi e ufficializzerà i nomi dei nuovi DG.
A scadenze regolari Regione Lombardia provvede alla nomina dei direttori generali delle aziende del Sistema Socio Sanitario. La scadenza coincide con la fine dell’anno e vede l’entrata in vigore della regola che prevede un massimo di due mandati consecutivi.
La scelta spetta alla giunta regionale che deve pescare i nomi nell’elenco degli idonei che attualmente può contare su 210 nomi tra i quali, dopo che sarà definita una “short list” a cura di una commissione di tre esperti, verranno scelti i 35 direttori generali (27 ASST e 8 ATS). E Lombardo è inserito nella lista dei ‘papabili’.
I direttori generali avranno poi il compito di nominare i direttori amministrativi, sanitari e sociosanitari delle singole aziende pesandoli in un albo che periodicamente deve essere aggiornato e al quale si può chiedere di essere iscritti. Abbiategrasso e l’Abbiatense, insomma, hanno scelto di mettersi chiaramente di traverso rispetto alla (ri)conferma di Massimo Lombardo. Il che, di fatto, pone un evidente problema politico ai piani alti del Pirellone.
R.R.