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Abbiategrasso, mobilitazione popolare per l’ospedale: venerdì 21 incontro pubblico

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ABBIATEGRASSO – Gli interventi di depotenziamento dell’ospedale C. Cantù di Abbiategrasso proseguono. L’ultimo è di martedì 11 febbraio, con la nota del Direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza dell’Asst ovest milanese che annuncia la sospensione della guardia anestesiologica dal 14/2/2020: un servizio fondamentale che dovrebbe essere presente h24 in ospedale.
Invece, dopo averlo soppresso di notte e aver chiuso il Pronto Soccorso dalle 20 alle 8, si annuncia ora la sospensione nei giorni festivi e prefestivi, con la conseguente probabile chiusura del P.S. anche di giorno.
Una scelta inaccettabile perché non garantisce e riduce la sicurezza dei pazienti ricoverati nei reparti funzionanti dell’ospedale, anche se ridotti e spesso accorpati; perché si riduce ulteriormente l’assistenza nell’emergenza per gli 85.000 abitanti dei 14 comuni dell’abbiatense, visto che nei weekend e nei festivi infrasettimanali l’anestesista non sarà in ospedale ad Abbiategrasso, ma sarà sostituito da un reperibile tra i presidi di Magenta e Abbiategrasso.
Da un mese non è più possibile prenotare visite ed esami cardiologici dopo luglio 2020. Perché?
E perché il depotenziamento di altri settori e reparti come la Chirurgia, dove nonostante le 4 sale operatorie all’avanguardia vengono eseguiti solo interventi a bassa intensità chirurgica? Ed è forse a rischio anche la chirurgia oculistica con i prossimi pensionamenti?
E poi ricordiamo che sono stati ridimensionati anche i reparti di medicina e pneumologia, con l’organico che viene continuamente ridotto, non sostituito o spostato .
E’ sempre più evidente in ogni ambito e reparto la volontà politica di trasformare lo storico ospedale Cantù in un cronicario, senza più un Pronto Soccorso.
La popolazione dell’abbiatense non può accettare questa deriva.
Soprattutto perché prosegue nonostante gli impegni ben precisi assunti all’unanimità dalle forze politiche in Consiglio Regionale, impegni disattesi dall’assessore regionale Gallera, che gioca allo scaricabarile con il Ministero della Salute e svilisce ignorandole le manifestazioni di protesta, le 14 mila firme, le delibere dei comuni e addirittura quelle delle commissioni consiliari regionali e del Consiglio Regionale.
Occorre una nuova mobilitazione.
Iniziamo con un’assemblea popolare.
Venerdì 21 febbraio, ore 21.
Castello Visconteo Abbiategrasso

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