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Abbiategrasso: Martina Garavaglia in ospedale, i bovari che la irridevano e il silenzio della politica

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

ABBIATEGRASSO – Abbiamo atteso 24 ore perché qualcuno abbozzasse una reazione, un commento, che almeno uno dei responsabili si palesasse e si scusasse.

Ma non sono servite a nulla. Le uniche due ‘reazioni’ a quanto accaduto giovedì sera in Consiglio comunale, mentre si discuteva (animatamente..) del parco commerciale, sono state di fatto l’uscita del consigliere di maggioranza Sara Valandro (che ha abbandonato l’aula dopo che una persona dal pubblico, video documentata da Marco Aziani di Ordine e Libertà, ha pesantemente insultato il presidente Marco Tagliabue) e le parole di Med Mouslih dei 5 Stelle, che in un suo post su Fb ha rivolto un pensiero al giovane consigliere della Lega.

Ma riproponiamo i fatti: dopo le 21.30, col Consiglio cominciato da oltre un’ora, dopo essere stata attaccata da alcuni esponenti di opposizione per delle sue dichiarazioni rilasciate nella precedente seduta, il giovane consigliere (23 anni) della Lega, Martina Garavaglia, ha un malore e deve ricorrere alle cure dei sanitari di un’ambulanza, che accorre in pochi minuti al castello. Verrà ricoverata all’ospedale di Magenta, da cui fortunatamente è uscita ieri senza gravi conseguenze.

Ma è quello che succede durante il suo trasporto che ha dell’incredibile: basterà visionare i lavori della seduta e risentire l’audio per accorgersi che, mentre i colleghi la soccorrevano nel retro dell’aula, le viene urlato di tutto. ‘Adesso vai a Magenta, visto che per colpa vostra il Pronto Soccorso di Abbiategrasso è chiuso’. Le urla dei bovari (altro termine non esiste, trattasi di bovari) continuano all’esterno, mentre viene portata in ambulanza.

Peraltro, non abbiamo visto né un agente di Polizia Locale né un Carabiniere, scelta che ci sgomenta visto che è stato un Consiglio ricco di tensioni e che la persona che ha rivolto un sonoro ‘vaffanculo’ al presidente della massima assise sarebbe dovuto quanto meno essere identificato seduta stante (lo si potrà comunque fare). 

Il dissenso verso una scelta divisiva ci sta tutto, ma dalle bocche di persone come Brunella Agnelli, Tiziana Losa, Domenico Finiguerra e Lele Granziero (persone educate) non si sono mai sentite certe parole. Arrivate, e ci duole assai rilevarlo, ANCHE dai banchi dell’opposizione, giovedì.

Ora abbiamo capito il perché della contrarietà di certe persone al progetto su ATS2: trattandosi di persone cresciute nella jungla, a stretto contatto con animali selvatici, devono nutrire una certa allergia per il progresso e tutto quanto inficia il loro (quieto) vivere di barbari.

Ma resta inaccettabile. Così come è sorprendente, e ci spiace assai rimarcarlo, il silenzio del sindaco Cesare Nai e delle forze di maggioranza. E ci fermiamo qui.

Da qui ai prossimi mesi, siccome ci saranno altri momenti pubblici e di tensione, sarà  bene che chi ne ha la facoltà e il potere isoli ed individui questi novelli barbari, tenendoli al sicuro nelle caverne attorno al Ticino da cui si muovono, con la loro sgradevole presenza, per partecipare a consessi pubblici ai quali gente così non viene ammessa da secoli. Ossia da quando i barbari si sono ritirati.

Nel mentre, attenderemo che altri alzino la loro voce per censurare questa sconcezza.

E diciamo a Martina, che conosciamo come ragazza idealista ed appassionata, di andare AVANTI e di non darla vinta ai bovari di cui sopra. Forza Marti.

Fabrizio Provera

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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