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Abbiategrasso, l’incontro sul parco commerciale. Alberto Fossati: ‘Proposta sovradimensionata, che punta a consumare una parte di città’

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ABBIATEGRASSO – Sala consiliare piena per l’assemblea indetta da Confcommercio ed Ordine e Libertà sul parco commerciale e l’area ATS2.

Marco Aziani ha cominciato attorno alle 21.10, ‘noi siamo qui come giornale che ha contribuito ad organizzare questo incontro con l’obiettivo di spiegare cosa accadrà su quell’area, che è molto estesa, inoltre Francesca Berlinzani proporrà la creazione di un Comitato civico che intende dialogare con l’Amministrazione su questo tema’.

L’avvocato Alberto Fossati, ex sindaco, ha avviato il suo intervento parlando delle norme inserite nel Pgt. ‘Per capire di cosa stiamo parlando sono costretto a fare qualche premessa. Gli ambiti di trasformazione sono quelli dove avvengono le trasformazioni, col Piano dei Servizi e il Piano delle Regole si disciplinano gli ambiti costruendi e si specificano le funzioni ammesse. L’attuale Pgt di Abbiategrasso ha individuato alcuni ambiti di trasformazione mediante gli strumenti tradizionali. Oltre a questo ha individuato tre aree strategiche, che necessitano di Master Plan in ragione della loro importanza. Anche queste aree devono attenersi a regole decise dall’Amministrazione. Ci sono dei diritti acquisiti su di un’area, ossia il proprietario può costruire a suo piacimento? A maggio la Corte Costituzionale ha detto no, ha messo dei paletti. Per quanto riguarda la prescrizione, a pagina 91 del Piano delle Regole troviamo il dettaglio dei piani di trasformazione. La scheda degli indici edificatori è molto importante: l’Ats2 è di oltre 500mila metri quadrati, il massimo edificabile è di 0.40; la tabella dice che il residenziale deve essere in misura del 55%, e il non residenziale 45, quindi la proposta avanzata NON ottempera a questa impostazione. In sintesi direi che questa proposta massimizza gli interessi privati e minimizza quelli pubblici’, ha rilevato chiaramente Fossati. Peraltro, i dati su cui si basa questa operazione risalgono al 2010. Un tempo molto diverso da oggi, per il mercato immobiliare nel suo complesso. Il dato su cui riflettere è che abbiamo molte case sfitte a fronte di un calo dei prezzi del mercato. Nella delibera del 2 novembre 2017, la giunta Nai parla di visione diversa rispetto all’Amministrazione precedente. Ma a me pare che la città si trova davanti a un bivio: c’è chi immagina che la città vada consumata e chi la immagina vissuta’, ha concluso.

 

 

 

 

 

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