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Abbiategrasso: l’alfiere del centrodestra è Nai, candidato galantuomo ma deciso. ‘La buona politica esiste, ma bisogna anche prendere scelte difficili’

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Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Area Popolare lanciano la candidatura del presidente di Fondazione Per Leggere

ABBIATEGRASSO – Le forze e i partiti di centrodestra hanno presentato dalle 18 di stasera Cesare Nai, candidato sindaco alle elezioni di primavera. 56 anni, presidente di Fondazione Per Leggere, erede di una famiglia molto nota ad Abbiategrasso (il padre, Franco Nai, fu un notissimo commerciante di automobili), Nai fu consigliere di maggioranza nella giunta di centrodestra dal 2007 al 2012.

Piero Bonasegale esordisce e presenta la candidatura di Cesare Nai, “arrivata dopo una discussione avviata a  Natale. Abbiamo cercato di condividerla assieme ai partiti e alla coalizione, sappiamo che di solito i tempi sono molto più lunghi. Rilanciamo l’unità del centrodestra, il buon governo di Roberto Albetti dal 2007 al 2012. Sono emerse molte criticità in questi anni, frutto degli errori commessi da chi ha governato. Oggi si parla molto di cittadini alla prima esperienza politica, mentre io penso che l’esperienza sia una dote importante, per un politico come qualsiasi persona. Cesare Nai ha esercitato un ruolo di grande prestigio come quello di presidente di Fondazione Per Leggere, svolgendolo al meglio. 

E’ poi toccato a Roberto Albetti, referente di Area Popolare, secondo cui “le forze che governano Regione Lombardia si sono unite per sostenere Nai. Penso che il ricambio generazione sia giusto, ma il mio impegno e la mia esperienza saranno totali. Nai è una persona stimata, leale e capace. Ha saputo coagulare i Comuni e unire realtà differenti. Il centrosinistra ci lascia dopo 5 anni una città impoverita, a livello amministrativo e politico. Abbiamo perso sedi e realtà importanti. Abbiamo perso la Fondazione Abbiatense. Abbiamo perso l’Assp, il laboratorio di studio delle acque. Cercheremo di rilanciare i rapporti di Abbiategrasso con gli enti superiori. La sfida è sicuramente il rilancio economico e occupazionale”.

E’ poi toccato a Gianni Marroccoli della Lega Nord, per cui i temi sono ‘immigrazione, sicurezza e lavoro. Dobbiamo lavorare per un’Abbiategrasso che pensi ai giovani”.

Franco Lovetti, per Fratelli d’Italia, ha elogiato la figura di Nai, “con cui abbiamo lavorato egregiamente a fianco di Roberto Albetti. In questi 5 anni ho visto Abbiategrasso degradare. Dobbiamo puntare a un rilancio, a ridare smalto ed anima alla città. Dal canto nostro abbiamo solo il desiderio di fare il meglio per la città. Abbiategrasso merita di recuperare il ruolo che le è proprio”.

“Ringrazio le forze politiche che hanno scelto la mia persona, noi siamo pronti. Siamo qui per convincere e poi vincere”, ha esordito Cesare Nai. “Il primo risultato è essere uniti e coesi, e rimaniamo aperti anche a liste civiche desiderose di condividere il nostro progetto.Vorrei parlarvi di politica, del tempo che uomini e donne dedicano ad essa. La buona politica è impegno, dedizione, passione. Ringrazio e saluto tutti gli altri candidati sindaci, che conosco e stimo. E ringrazio tutti quanti si metteranno in gioco: è molto facile criticare, è molto più difficile proporre. Siamo quelli che fanno politica e hanno il coraggio di ricevere critiche, sempre più frequenti dei grazie. Servono forza, determinazione e passione. Se eletto, farò il sindaco a tempo pieno. Personalmente, più che moderato mi definirei determinato (appunto). Nel secondo mandato sono stato eletto anche coi voti dei sindaci di centrosinistra, un consenso unanime. In certi momenti servono scelte drastiche e dure. Cercherò di valorizzare le persone, so per esperienza che dando fiducia a gente di spessore si ottengono ottimi risultati. 4 punti li vorrei toccare: il principale è quello del lavoro. La crisi va combattuta e non subita. Rispetto alle imprese che vorranno investire, il Comune dovrà essere partner, non controparte. Se un’azienda o un negozio chiudono, si aprono situazioni molto problematiche. Bisognerà tassare meno e spendere meglio. Il secondo punto sarà la dimensione territoriale. Abbiategrasso dovrà stringere rapporti con tutti gli altri Comuni, grandi e piccoli. Si cresce insieme. Dobbiamo essere capaci di attrarre investimenti e finanziamenti. Non rinunceremo a consulenze per lavorare su progetti europei. Un altro punto forte sono la cultura e le tradizioni. Nel Dopoguerra, con le città distrutte, uno dei primi atti a Milano fu il rilancio della Scala. Cultura e coesione sono valori imprescindibili, come le nostre fiere. Abbiategusto si svolge da 17 anni, ed è un grande momento di promozione e non più locale, ormai. Anche noi abbiamo moltissime opportunità, non mi interessa dare colpe, ma cercare soluzioni, Da ultimo la sicurezza, coi doveri ed i diritti. Abbandonare sacchetti della spazzatura non è normale. Dovremo essere vigili e attenti, magari pensando ad estendere il servizio della Polizia Locale. Certamente noi non faremo l’errore di confondere gli strumenti coi fini. La pedonalizzazione è uno strumento, non un fine. Una viabilità, una vivibilità e una valorizzazione misurate su Abbiategrasso e il suo cuore”.

 

 

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