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Abbiategrasso, la Stav non anticipa la cassa: lavoratori in subbuglio

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ABBIATEGRASSO-  Lavoratori Stav, la linea di pullman di linea tra l’abbiatense e Milano, in subbuglio. La scelta dell’azienda di non anticipare la cassa ha scatenato l’ira di Fit Cisl Pavia che ha definito tale decisione “inaccettabile”. “Sono state esposte difficoltà nel reperire risorse finanziarie – ha commentato il segretario di presidio Gaetano Di Capua – Per noi si tratta di una decisione assurda in quanto il decreto ‘Cura Italia’ nel suo ultimo provvedimento, ha previsto lo stanziamento delle risorse dal fondo nazionale dei trasporti”.

Ad aggravare la situazione c’è sicuramente il perdurare dello stato di crisi derivante dall’emergenza sanitaria tuttora in corso e non ancora prossimo a risolversi. Fit Cisl ha espresso dissenso sui contenuti dell’esame congiunto svoltosi di recente e questo per alcuni motivi che il segretario precisa: “Anzitutto l’adozione della cassa per cinque settimane lavorative dal 18 maggio al 21 giugno senza prefigurare il futuro lavorativo delle maestranze in forza dal 21 giugno al 31 agosto, termine ultimo per la fruizione della possibile cassa appena prorogata. E poi la necessità di effettuare il monitoraggio perché le procedure di cassa lo richiedono e che la società ha rifiutato di trascrivere come condizione”.

Ma a far infuriare la Fit Cisl c’è la risposta dell’azienda che, riferendosi all’esame congiunto dello scorso 25 maggio con le organizzazioni sindacali e le Rsa, ha spiegato di trovarsi nella necessità di variare le modalità di liquidazione dell’assegno ordinario ai lavoratori. Tutto ciò a causa delle sopravvenute difficoltà risorse finanziarie sufficienti a garantire l’anticipazione del trattamento a carico dell’azienda. “Da ciò deriva la decisione della società di chiederne il pagamento diretto da parte dell’Inps”, conclude Di Capua. Naturalmente la situazione è ancora tutta in divenire e potrebbero esserci presto delle variazioni.

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