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Abbiategrasso, la paura del Covid fa 90: niente Luna Park

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ABBIATEGRASSO – Quest’anno l’emergenza sanitaria in corso non ci ha permesso di organizzare in occasione della Festa di Abbiategrasso i consueti eventi che animavano la nostra città nel quartiere fiera. Non abbiamo voluto però rinunciare del tutto alla tradizione, e, seppur in forma sensibilmente ridotta, abbiamo comunque preparato un programma di eventi che avranno luogo principalmente nel centro: mostre, mercatini ed esposizioni. Si è cercato di mantenere lo spirito tradizionale della fiera legato al mondo agricolo, animando le strade cittadine e cercando di distribuire gli eventi per evitare il rischio di assembramenti, ma offrendo comunque ai cittadini momenti di condivisione e di svago.

“Il tema “C’era una volta il centro” ci riporta alle origini di questa festa, in una veste più semplice, ma che speriamo possa essere ugualmente sentita e partecipata, per riuscire in tutta sicurezza a vivere un momento di vitalità e partecipazione della nostra città” spiega il consigliere con delega a Fiere ed eventi Emanuele Gallotti.

L’evolversi dell’emergenza sanitaria degli ultimi giorni però, ci ha posto di fronte a una decisione difficile. Anche se ci sarebbe piaciuto regalare ulteriori momenti di svago ai nostri bambini e ragazzi, con l’allestimento del consueto Luna park in piazza Vittorio Veneto, ci rendiamo conto che garantire la sicurezza e il rispetto delle direttive sanitarie in un simile contesto sarebbe stato difficile, se non impossibile e ci vediamo quindi costretti ad annullarlo. Sappiamo che alcune amministrazioni nelle scorse settimane hanno fatto scelte diverse a riguardo, ma con l’avanzare della stagione autunnale che mette ulteriormente a dura prova la salute di ognuno, e soprattutto a causa del sensibile aumento di casi di Coronavirus registrato in questi ultimi giorni nella nostra città e l’isolamento domiciliare di due classi delle nostre scuole, questa scelta ci sembra necessaria, pur consapevoli delle difficoltà che si andranno purtroppo a creare ai gestori del Luna park, e del sacrificio che chiediamo ancora una volta ai nostri ragazzi. Siamo certi che ci saranno ugualmente momenti di condivisione e svago sicuri e controllati all’interno dell’evento, nella speranza che l’emergenza finisca al più presto e che si possa tornare a vivere a pieno e in totale libertà queste occasioni di festa per la nostra città.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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