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Abbiategrasso, la Fiab scrive al vicesindaco Albetti

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ABBIATEGRASSO – Egregio vicesindaco Albetti,

tutte quelle bici incatenate qua e là, che a suo avviso “abbandonate appoggiate a casaccio” deturpano l’armonia della città, appartengono alle moltissime persone che si muovono abitualmente in bici per le necessità quotidiane. Costoro sarebbero ben felici di avere a disposizione tante rastrelliere -piccole, da una decina di posti, pari allo spazio occupato da un’auto- diffuse nei punti di interesse (zone commerciali, servizi, scuole, aree verdi…) dove legare il proprio mezzo. Il vantaggio della bici è che permette di giungere a destinazione senza perdere tempo a cercare parcheggio e il bicipark soddisfa questa esigenza solo per chi va a prendere il treno.

La invitiamo a applicare lo stesso rigore che invoca per le bici alle migliaia di auto che da mattina a sera occupano in sosta vietata strade, marciapiedi e ciclabili. Come elementi di arredo urbano offrono uno spettacolo indecoroso e inoltre mettono a rischio la sicurezza di pedoni e ciclisti.

Noi, come ben sa, siamo favorevoli a tutti i provvedimenti per limitare e mitigare il traffico: ben vengano quindi nuove zone 30 (e magari anche zone 10 o 20). Però i cartelli da soli sono inutili, se non sono progettate per rallentare con ostacoli fisici gli automezzi, poi occorre controllare e anche sanzionare chi non rispetta le regole.

Buon lavoro

FIAB Abbiategrasso Abbiateinbici

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