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Abbiategrasso: inaugurato il secondo centro islamico in un clima di amicizia con Sindaco Nai, Monsignor Binda e i Carabinieri

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ABBIATEGRASSO “Siamo una grande comunità e questo luogo che oggi inauguriamo sarà sempre aperto a tutti. Non è solo per i musulmani, chiunque sarà sempre il benvenuto”. Queste le parole del responsabile dell’associazione culturale ‘Nour’, Mohammed Nabigh, la cui sede si trova in via Giuseppe Bollini ad Abbiategrasso dove questa mattina è avvenuto il taglio del nastro. Momento al quale hanno partecipato il Sindaco Cesare Nai, monsignor Innocente Binda, responsabile della comunità pastorale San Carlo e il maresciallo Massimiliano Stefanelli, comandante della locale stazione dei Carabinieri presente insieme al Capitano Alessandro Riglietti, comandante di Compagnia. Poche persone, seguendo i rigidi controlli anti covid, ma le idee per il prossimo futuro, quando l’allarme pandemia sarà cessato, ci sono e tutte volte a creare una sorta di collaborazione con la città di Abbiategrasso nella quale esiste già un centro islamico in via Crivellino da anni.

“Oltre alla preghiera – spiega il responsabile – puntiamo sull’organizzazione di corsi di lingua araba per coloro che vorranno imparare una nuova lingua e sulle lezioni di italiano rivolte agli stranieri”. Questa mattina, oltre al Sindaco Nai, erano presenti in un clima di amicizia l’assessore alla Sicurezza Alberto Bernacchi, il consigliere di maggioranza Michele Pusterla, Emanuele Gallotti della Lega, il presidente del consiglio comunale Marcantonio Tagliabue e il consigliere di opposizione Maurizio Denari del Movimento 5 Stelle. “Nour in arabo significa luce – in questo modo cerchiamo di contribuire alla crescita del paese nel pieno rispetto delle regole. Paese nel quale viviamo da anni e nel quale i nostri figli vanno a scuola”. Dopo un periodo di chiusura il centro di via Bollini è stato così riaperto con l’appoggio di tutte le forze politiche abbiatensi. “È un bel momento di comunità – ha detto Nai – e noi siamo una comunità indipendentemente dal paese di provenienza. Questa è una ricchezza che si deve declinare nell’accoglienza di culture e tradizioni diverse. Inaugurando questo spazio non ci troviamo di fronte ad una difficoltà, ma ad una ricchezza. Conosco tutte le persone che hanno voluto questo posto e da parte loro colgo la volontà di essere parte integrante della città”.

Anche monsignor Binda si è detto felice di aver partecipato all’inaugurazione. “Abbiamo tutti lo stesso padre Abramo – ha commentato – abbiamo tutti l’unico Dio, anche se a lui ci rivolgiamo in modi diversi. Mi piace ripartire da quello che ci unisce in maniera profonda. L’augurio che faccio è di iniziare un cammino di luce, come avete ben chiamato questo centro”. La collaborazione con i carabinieri è costante. “Siamo qui a testimoniare la nostra vicinanza – ha commentato il maresciallo Massimiliano Stefanelli – collaboriamo con serenità da tanto tempo e in molte occasioni ho ribadito che l’Arma è davvero al servizio di tutta la comunità. La nostra apertura è totale così come la nostra vicinanza”.

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