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Abbiategrasso, in 400 per la riapertura del Pronto Soccorso (e la dignità cittadina)

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ABBIATEGRASSO – Freddo pungente, umidità e gocce di pioggia non hanno fermato questo pomeriggio le centinaia di persone (circa 400, nel momento di massima affluenza) che hanno manifestato in piazza Marconi per chiedere la riapertura del Ps dell’ospedale Cantù a due anni esatti o quasi dalla chiusura dello stesso nelle ore notturne.

Capitanati dal sindaco Cesare Nai, rappresentanti istituzionali, primi cittadini dell’Abbiatense ed altre autorità sono partiti simbolicamente dal nosocomio arrivando verso le 16 in piazza Marconi.

E lì sono cominciati gli interventi, moderati da Enrica Galeazzi e Marco Aziani.

Il sindaco Nai ha esordito ringraziando i presenti e dicendosi molto soddisfatto dell’essere “tutti uniti, senza bandiere di partito, ma tutti assieme per una lotta di Comunita e non di parte. Dobbiamo marciare pazienti,e non arrenderci mai, per questo dico grazie a Sindaci e forze sociali; non sarà facile ottenere quello che  vogliamo, per l’ospedale chiediamo specialisti e funzioni di avanguardia, certi che insieme possiamo farcela. Questo è il vero senso di una politica di territorio”, ha concluso.

Molto duro Marco Marelli, sindaco di Morimondo: “Noi sappiamo che spesso la politica ascolta solo il consenso; quindi, se  i vertici regionali vogliono confermare Massimo Lombardo come direttore generale dell’ASST, dobbiamo andare insieme sotto il Pirellone. E’ lui amministra i fondi per gli ospedali, soldi  che sono dei cittadini. Il problema che abbiamo da 2 anni è di dignità e identità, vogliamo esistere ed alzare la nostra voce in difesa dell’ospedale che appartiene a tutto l’Abbiatense”.

Il leader del Movimento per i diritti del Cittadino Malato, Marco Bessi, ha ringraziato anch’egli per il grande lavoro svolto. “In pratica, oggi noi siamo fermi al novembre 2016 e al Poas che designa le scelte sanitarie ed ospedaliere. Ma noi cosa c’entriamo con Legnano? Abbiamo la riabilitazione ma non fisioterapia: danno una cosa ne tolgono un’altra. Invitiamo tutti voi a sostenerci, a starci vicino”.

Il consigliere regionale Carlo Borghetti, usando una metafora, ha parlato “dell’ospedale di Bia  come una margherita, che si sfoglia, che perde petali, che diventa presidio. L’Azienda ospedaliera che vi governa va da Legnano ad Abbiaterasso, se la Regione Lombardia ha investito così tanto denaro sulla vostra città ne mantenga anche la rilevanza e riapra il Ps di notte. Ma non basta, vanno ripristinate le condizioni complessive di rilevanza sanitaria; la mozione pro riapertura fu votata  da tutti in Consiglio regionale. Presto la regione nominerà i nuovi dg della sanità, e servono risposte. Perché sì; non è più il  momento delle domande o degli appelli, è quello delle risposte”.

Un applauditissimo Domenico Finiguerra ha rilevato che  ” sono contento di vedere che i partiti sono così uniti, Abbiategrasso merita servizi ospedalieri dignitosi; e le parole sono finite, i documenti vanno rispettati, i politici devono essere pronti a dimettersi se necessario, a partire dai sindaci. Serve dare un senso compiuto alla protesta condivisa dai cittadini di Abbiategrasso e dell’Abbiatense”.

In piazza anche l’ex assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani: “Siamo qui perché cerchiamo di dare nostro piccolo contributo; perché questa chiusura offende la  città di Abbiategrasso, un ospedale dove sono cresciuti usi e costumi, che ha subito delle modalità improprie di chiusura del Ps. Ci sono molte responsabilità: l’ospedale funzionava, invece oggi si assiste ogni giorno ad un abbassamento della tensione. Oggi  voglio rivolgfrmi agli amici della Lega., che hanno grande potere e responsabilità. Si sta definendo l’elenco dei direttori generali, il dg  della nostra Asst arriverà a gennaio. In passato è stato chiuso nelle ore notturne il Ps Cuggiono, che però è vicina sia a Magenta che Legnano; Abbiategrasso è ben altro, dobbiamo essere protagonisti delle scelte e non arrenderci mai”.

Presente anche l’attuale assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato: “Condivido anche io l’idea che serve un direttore generale che capisca il problema: va riportato il Ps nelle ore notturne ma soprattutto va ridata la dignità ad Abbiategrasso. Non cambio idea rispetto a quanto dissi 1 anno fa nella sala consigliare del castello. Fdi ha una posizione compatta su questo argomento, e lo sta dicendo ad alta voce, ad ogni livello”.

Attorno alle 18 la manifestazione si è conclusa. Ora è il tempo di proseguire la mobilitazione. In attesa di segnali precisi dal Pirellone.

 

 

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