― pubblicità ―

Dall'archivio:

Abbiategrasso, il PD: sei motivi per dire NO al piano Essedue

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 

ABBIATEGRASSO Una delle posizioni più chiare assunte dalla giunta Nai, dopo ovviamente il via libera alle celebrazioni littorie della Festa del Sole, è sicuramente l’appoggio entusiastico al parco commerciale proposto dai progetti BCS e Essedue.

 

Il sindaco ha più volte espresso gradimento per un progetto che considera un’opportunità di sviluppo e di benessere per la città, peraltro manifestando fiducia nell’esito estetico e paesaggistico del progetto. Noi abbiamo più volte e in tutte le occasioni nelle quali ci è stato concesso espresso contrarietà ad entrambi i progetti, articolando la nostra opposizione su molteplici punti di vista: economico, urbanistico, commerciale, sociale e culturale. Il piano attuativo della società Essedue è stato adottato dalla giunta di Abbiategrasso il 6 febbraio, e da allora sono partiti i tempi per la presentazione di osservazioni, più volte prorogati. Oggi, 29 giugno, abbiamo provveduto a protocollare le nostre puntualizzazioni tecniche e politiche che si fondano su alcuni argomenti a nostro parere indiscutibili. Innanzitutto ci sono numerose questioni di forma. Non vengono nemmeno rispettate le regole definite dalla giunta Albetti che aveva elaborato e approvato il PGT tuttora in vigore. Il Documento di Piano e il Piano delle Regole di quel documento evidenziano più volte la necessità di adottare linee guida strategiche per governare i singoli piani attuativi che possono essere presentati all’interno dell’ambito ATS2 che, forse giova ricordarlo, è semplicemente l’acronimo di Ambito di Trasformazione Strategico 2. Si tratta di un’area del territorio comunale che per la propria posizione, complessità e rilevanza appunto strategica richiede una speciale attenzione nella gestione dei processi di trasformazione. Cosa che palesemente è stata ignorata dalla giunta Nai. Viene indicato nei documenti fondanti del PGT il Piano Progetto (il famoso Masterplan) come lo strumento per rispettare l’interesse pubblico e per consentire uno sviluppo urbanistico che renda il nuovo insediamento connesso e cucito con il tessuto urbano preesistente. Il Masterplan non è un obbligo formale, ma sarebbe l’espressione della capacità di assumersi una responsabilità politica e tecnica su un intervento enorme, impattante e dalle conseguenze destinate a prolungarsi nei decenni a venire. Rinunciare al Masterplan equivale a nascondere la testa nella sabbia, mostrando così l’assenza totale di personalità politica e di visione per il futuro di Abbiategrasso. I progetti presentati sono poi palesemente squilibrati nel rapporto tra aree commerciali, residenziali e destinate ai servizi. Viene più volte richiamato, in modo a nostro parere insensato, il concetto di città mista. Qui non c’è nulla di misto e di integrato. Si punta a creare un’abbuffata di spazi commerciali, orientati come i girasoli verso le ipotetiche opportunità di business provenienti dall’esterno della città e progettati per dare le spalle ad Abbiategrasso. Gli spazi residenziali proposti, di cui peraltro nessuno sente il bisogno, sono asserviti ai capannoni commerciali (non ci sono neanche parcheggi dedicati) e risulterebbero privi di connessioni naturali con gli altri quartieri della città. Sui servizi stendiamo un velo pietoso… ogni tanto si vocifera di RSA, spazi pubblici e cinema, ma senza nessuna evidenza di riscontri reali.

Non ci sono più tracce neanche della “cittadella della sicurezza” auspicata dal PGT Albetti ma totalmente assente nei piani presentati. Nelle nostre osservazioni c’è poi una parte particolarmente rilevante, relativa a ciò che per noi si configura come un conflitto d’interesse. Come noto la società Essedue aveva promosso nel 2016 una causa nei confronti dei componenti della Giunta Arrara, del segretario comunale e dei funzionari del Settore Sviluppo del Territorio. In particolare ai componenti della Giunta veniva imputata l’acritica assunzione dei contenuti delle relazioni redatte dai funzionari comunali sulle proposte di lottizzazione urbanistica presentate dalla Essedue. Relazioni che avevano espresso un parere negativo sui piani presentati. La causa ha avuto esito negativo per la stessa Essedue a maggio 2019, ma nel settembre 2018 la medesima società aveva presentato una richiesta di parere preventivo su un piano sostanzialmente identico a quello che poi è stato presentato in modo definitivo a luglio 2019. Il parere preventivo dei tecnici comunali è stato reso a dicembre 2018, quindi ancora a causa pendente con Essedue… Ricapitoliamo quindi sinteticamente l’accaduto. I funzionari comunali in causa con Essedue per aver rigettato un piano del 2016, hanno gestito una nuova pratica presentata dalla stessa società prima che la causa si concludesse. E, per la cronaca, hanno espresso parere positivo. Questa situazione a nostro parere genera un dubbio che è interesse di tutti risolvere. Sia il DPR 62/2013, sia il Regolamento comunale in vigore disciplinano il comportamento dei dipendenti comunali. Qui non si tratta di discutere della buona fede delle persone coinvolte, ma di applicare le norme che indicano come evitare le situazioni di conflitto di interesse. Il DPR del 2013 dispone l’obbligo di astensione del dipendente comunale dalla partecipazione “all’adozione di decisioni che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero, di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente…” (art.7, dpr 62/2013). Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma pubblicheremo il testo delle osservazioni presentate sul nostro sito (www.pdabbiategrasso.it) in modo tale che tutti i cittadini possano approfondire.

PARTITO DEMOCRATICO ABBIATEGRASSO E CASSINETTA DI LUGAGNANO

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi