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Abbiategrasso, il Comune anticipa le spese dell’hub vaccini in Fiera (almeno 150mila euro)

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

ABBIATEGRASSO – Come riportato ieri dal nostro Graziano Masperi, l’hub vaccinale in fiera ad Abbiategrasso sta funzionando a pieno ritmo. E’ cominciata persino la somministrazione del vaccino monodose di Johnson  & Johnson.

Ma la domanda, ovviamente e giustamente posta e da porre, è semplicemente una: chi paga o sta pagandio costi e spese del centro vaccinale? La risposta è in una recente delibera della giunta di Cesare Nai: al momento, paga il Comune di Abbiategrasso. Quanto? La prima stima effettuata dal sindaco è di circa 150mila euro, che saranno trovati tra le pieghe del bilancio di piazza Marconi.

Il Piano Regionale Vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS – COV 2 si pone infatti  il seguente obiettivo: applicare un modello organizzativo che consenta di coniugare sia la concentrazione dell’erogazione in punti di grande dimensione che l’erogazione in punti distribuiti più vicini ai cittadini.

E’ per questo che  la Direzione Generale – ASST Ovest Milanese ha individuato strutture (hub) idonee al fine di garantire una copertura capillare del territorio di competenza; – tra queste anche il Quartiere Fiera di Via Ticino 72 che aveva ospitato la campagna vaccinale antinfluenzale nel periodo autunno – inverno 2020 con piena soddisfazione dei cittadini, dei medici di base e della Direzione di ASST Ovest Milano.

ASST Ovest Milanese ha  quindi chiesto la disponibilità di idonei spazi all’interno del Quartiere Fiera da destinare alla somministrazione delle vaccinazioni anti Covid 19;  l’Amministrazione Comunale ha ritenuto meritevole di attenzione per i cittadini la creazione di un hub locale per agevolare e velocizzare le operazioni vaccinali dei cittadini interessati; per questo ha ritenuto di concedere l’uso del Quartiere Fiera per l’organizzazione della campagna vaccinale per la prevenzione da SARS – COV 2 e  ha pertanto posto in atto ogni azione perché la struttura fosse adeguata allo scopo, accogliendo le richieste della Direzione Generale -ASST Ovest Milanese di volta in volta poste, in relazione alle diverse modalità di somministrazione dei vaccini disposte dalla Regione in ordine ai giorni, agli orari e alle modalità di accesso dovute ai diversi sistemi informativi utilizzati.

Il Comune di Bià si è quindi assunto i  costi diretti delk inclusa spesa per impiego personale dell’Ente: l’allestimento di 33 box vaccinali, corredati di elettricità per il collegamento dei computer necessari alla registrazione delle vaccinazioni somministrate; la pulizia e disinfezione degli spazi, quotidiana, al termine della giornata di somministrazione vaccini; la messa a disposizione di collegamento internet; -allestimento di tendoni esterni per l’attesa dei vaccinandi; -organizzazione di un sistema di assistenza in loco attraverso il coinvolgimento dei volontari;  fornitura materiale di consumo (a titolo esemplificativo: mascherine, risme di carta, gel igienizzante e batterie per dispenser, biro, fornitura stampati, ecc.) -fornitura termoscanner, colonnina elimina code completa di tickets, termometri digitali, cestini getta rifiuti;  fornitura pasti per personale volontari impiegato presso la struttura.

Il Comune ha ritenuto doveroso proseguire nel fornire supporto alla ASST Ovest Milanese per la piena riuscita della campagna vaccinale per l’uscita dal periodo emergenziale, per questa ragione dispone che la struttura Comunale ponga in atto ogni azione utile e necessaria per la riuscita della campagna vaccinale anti SARS-COV; si è quindi impegnata a rinvenire le risorse necessarie utili allo scopo, sia tra le risorse di bilancio proprie sia con eventuale contribuzione Regionale o Nazionale che potesse impiegarsi; col ragionevole auspicio, ovviamente, che presto o tardi l’Asst concorra alla spesa.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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