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Dall'archivio:

Abbiategrasso, i tormenti del Gallo

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

ABBIATEGRASSO – ‘Il Gallo esce dalla maggioranza. Almeno pare…’

‘Il Gallo non partecipa al Consiglio di questa sera’

‘Ma cosa farà il Gallo?’

Nelle ultime 24 ore circolano le voci più disparate sui destini (politici) del consigliere comunale Emanuele Gallotti, classe 1969, conosciuto da tutti come il Gallo, gerente del bar Tropical di via Toti, luogo dove evoluiscono diverse maschere del quotidiano.

Chi scrive conosce il Gallo da 20 anni, quindi da prima, molto prima, che facesse il suo ingresso in politica. Non l’ho sentito né ci siamo parlati, prima di scrivere questo pezzo.

Il cui obiettivo è soltanto uno: suggerire con forza, al sindaco Nai e alla maggioranza, di tenersi stretto uno come il Gallo. Nella buona e nella cattiva sorte, anche dopo la sua uscita dalla Lega.

La politica è così, specie nei paesi e nelle città: ci sono equilibri, aspettative, delusioni, rapporti di forza.

Il Gallo, per diverse cose accadute nel corso dell’ultimo anno, ha raffreddato e di molto i rapporti con la maggioranza di centrodestra. Ma sarebbe un errore, un grave errore, ‘abbandonare’ il Gallo tra le braccia del Misto o dell’opposizione. Primo perché, dopo Serra, i rapporti di forza scenderebbero a un risicato +3 (nel calcolo tra maggioranza e opposizione).

Secondo, e più importante, perché il Gallo ha una passione sincera e un amore- per Abbiategrasso- con pochissimi o nessun pari. Perché il Gallo ci crede. A modo suo, ma ci crede. E sarebbe un maldestro scivolone farselo scappare.

Certo, il Gallo è più fantasista che mediano. Come disse una sera al bar (il suo..) Gianluca Bianchi detto Cranio, uno dei centrocampisti più forti del calcio abbiatense negli anni Novanta, ‘il Gallo giocava sempre con i calzettoni abbassati’.

Esatto. La metafora è per chi deve o dovrà capire.

Date ascolto al Gallo (e ai suoi tormenti).

A proposito, io ti aspetto ancora  Portofino.. Ma dove cazzo sei finito???

Ora e sempre, viva il Gallo.

F.P.

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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