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Abbiategrasso: Gala Hospice 3- cacicchi rancorosi 0

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ABBIATEGRASSO – Alla fine il risultato era pressoché scontato, ma serviva la prova sul campo per confermarlo.

Domenica sera 10 febbraio, un complesso dell’Annunciata vestito di compassata ma profonda eleganza ha fatto da cornice alla seconda cena di Gala per l’Hospice di Abbiategrasso, che ha raccolto 140 commensali chiamati a sostenere il nuovo ambulatorio della struttura di via Dei Mille, dove ormai la tipologia delle prestazioni e dell’assistenza ai malati terminali sta cambiando radicalmente.

Una mise en place magnifica dell’Annunciata ha certamente agevolato la riuscita dell’evento (che nostalgia per le cene di Abbiategusto; ce lo consenta, assessore Cattaneo; lo ribadiamo, sindaco Nai..), gratificata dalla collaborazione delle decine di persone, volontari, imprese, aziende, attività commerciali che da anni sostengono l’Hospice e la sua quotidiana battaglia per far prevalere la Vita sulla morte.

A condurre le danze un istrionico Sergio Sgrilli, residente in città ormai da molti anni, che ha cadenzato alla perfezione tempi ed interventi istituzionali, compresa l’esibizione dell’abbiatense Lorenzo Cordara e di un duo musicale molto apprezzato.

Al microfono si sono alternati Cesare Nai, l’assessore regionale Giulio Gallera (che ha ribadito la volontà di lavorare con l’Hospice per fare dell’ambulatorio un modello lombardo per le cure palliative, nell’ottica di una rinnovata concezione dell’assistenza) e Luca Moroni, che oltre a ringraziare tutti i convenuti si è soffermato sulla forma di dissenso (e l’assenza) di chi ha scelto di disertare la cena per la presenza dello stesso Gallera, ‘per una ragione aliena a quelle per cui siamo tutti insieme, questa sera’.

Una cena importante, quella servita dal giovane e futuro stellato (segnatevelo..) chef Dario Guidi, dell’Osteria Magenes di Barate di Gaggiano. In tavola sono arrivati Finta Oliva con tartare di vitello, Pomodorino con estratto di brodo vegetale, Rape rosse e caprino. Antipasto: Tuberi e radici; a seguire Riso e latte, capperi e liquirizia; Pasta e fagioli e foie gras; Guancia di maialino da latte al cartoccio, patata viola, Jack Daniels e cacao. Il Dessert è stata una sorpresa di Andrea Besuschio, ossia una sontuosa interpretazione di un nuovo cioccolato abbinato alla zucca. Celestiale, al palato. I vini sono stati scelti con la consulenza del sommelier AIS Orietta Piva, di Enoteca Divino e serviti al tavolo dall’esperienza dei sommelier di Fisar, compreso Marco Barbetti, neo campione italiano dei sommelier.  Alfredo Campese, Consuelo Santoro, Sara Valandro e Luisa Maderna hanno prestato una importante e preziosa  collaborazione.  Tra gli ospiti istituzionali anche i consiglieri regionali Luca Del Gobbo e Carlo Borghetti e il sindaco di Magenta, Chiara Calati.

E a tarda ora, quando ci siamo congedati da un’Annunciata silenziosa e avvolta dalle brume piovigginose tipiche della nostra terra, con in mente la ricercata bellezza degli abiti da signora sfoggiati da donne straordinariamente belle, abbiamo sorriso e pensato che il risultato appariva chiarissimo: serata di Gala per l’Hospice 3, cacicchi rancorosi 0. E palla al centro. La Bellezza, uscita vincitrice, ringrazia. Sommessamente.

Fab. Pro.

 

 

 

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