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Abbiategrasso: Fiab Abbiateinbici e il bicipark. Ma resta in sospeso la questione sicurezza

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ABBIATEGRASSO – Rendere disponibile il bicipark a quante  più persone possibili è un’ottima idea e benvengano interventi per portare nei 160 posti del recinto protetto le decine di biciclette che oggi sono legate nei dintorni, ma questo non deve influire negativamente sulla sicurezza del parcheggio, che ha di fatto azzerato i furti di bici alla stazione. Dando libero accesso alle rastrelliere si rischia di tornare rapidamente indietro, quando i ladri non si facevano spaventare dal controllo con le telecamere e i furti erano un tormento quotidiano per i pendolari.
 

Le velostazioni che meglio funzionano in Lombardia sono quelle gestite da cooperative o soggetti privati che offrono oltre alla custodia presidiata delle bici, anche servizi aggiuntivi di registrazione degli utenti, riparazioni, noleggio bici, ricarica per i mezzi della mobilità leggera (e-bikes, monopattini elettrici…), informazioni turistiche, consegna merci in bici, organizzazione eventi e tour in bici. Attività che potrebbero essere proposte anche ad Abbiategrasso, magari accordandosi con Trenord per avere la disponibilità degli spazi inutilizzati all’interno della stazione, biglietteria e bar.

E allora cosa fare: mantenere il sistema di apertura automatico con riconoscimento preautorizzato dell’utente e la videosorveglianza; offrire il servizio gratuitamente; facilitare l’iscrizione, attivando anche una modalità di iscrizione on-line oltre che allo sportello comunale; mettere a disposizione un punto iscrizioni in stazione per le prime settimane e poi ripetutamente nel corso dei mesi successivi (di questo servizio si potrebbero fare carico i volontari della nostra associazione); manutenzione sistematica dei sistemi di sicurezza; posizionamento all’esterno del bicipark di un congruo numero di portabiciclette per i viaggiatori occasionali, e soprattutto tanta e continuativa promozione del servizio bici+treno e pubblicità al bicipark a disposizione di tutti. Poi, ma solo quando l’uso del bicipark sarà diventato abitudine e la gran parte delle bici sarà al suo interno, si potrà pensare alla  rimozione di quelle parcheggiate fuori degli spazi dedicati.

Ci permettiamo intanto di far notare una incomprensibile discriminazione nel trattamento attualmente riservato agli automobilisti o ai ciclisti che usano il treno. Le 80 piazzole del parcheggio auto sul lato sud della stazione, per il cui affitto il Comune di Abbiategrasso versa 14000 €/anno a Metropark, sono concesse in uso gratuito agli automobilisti; ognuno dei fortunati che parcheggiano lì dalla mattina alla sera riceve dunque in regalo 175 €/anno, interamente finanziati dalla Amministrazione con risorse proprie. Per i 160 posti del bicipark la tariffa dell’abbonamento annuale (40 €,+15 € kit identificazione nuovi iscritti) è calcolata per coprire i circa 6000 € della gestione, senza alcun contributo da parte dell’Amministrazione. Se il bicipark fosse gratuito, come lo è il parcheggio auto, il Comune impegnerebbe per ogni ciclista 37 € all’anno, circa un quinto di quanto devolve a ogni autovettura.

Sia il parcheggio auto che il bicipark sono entrambi “servizi a domanda individuale” (come le mense scolastiche o gli impianti sportivi), per i quali i comuni sono tenuti dalla legge a richiedere la contribuzione degli utenti: piacerebbe capire perché 160 persone che usano la bici meritano meno considerazione di 80 che vanno in auto.

FIAB ABBIATEINBICI

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