Preferenze disponibili dal primo pomeriggio di oggi, riferisce l’Ufficio Elettorale
ABBIATEGRASSO 42 a 34 per Nai, col pesante e ingombrante 23 per cento di Luigi Tarantola. Abbiategrasso andrà al ballottaggio del 26 giugno con certezze, conferme e incognite.
Quasi proverbiale la previsione del centrodestra che sapeva di poter andare oltre il 50% SOLO con un Luigi Tarantola sotto o al 15%, e infatti sarà un caso ma gli 8 punti che mancano a Nai coprono il delta che va da 42 a 50.
Alberto Fossati, al ritorno dopo 15 anni, coglie un risultato sicuramente positivo, dovuto alla riconfermata forza del Pd (primo partito della città col 18%) ma se supera e bene il 30% lo deve all’exloit de La Città, la lista centrista che per prima si presentò nell’agone politico a ottobre e che col 15% dimostra la bontà dello sforzo intrapreso da Andrea Sfondrini, Adriano Matarazzo e Andrea Donati.
Male i 5 Stelle, vecchi e nuovi: sotto il 2% i rimasti tra i contiani e gli ex di Abbiategrasso Attiva.
Nel centrodestra primo partito è Abbiategrasso Merita col 12.6%, segue Fratelli d’Italia che quintuplica il dato del 2017 e supera il 10%.
Quasi appaiati Forza Italia (9.64) e Lega (9.41).
Proverbiale parità tra le due liste di Tarantola (10.87 e 10.06), per un risultato complessivo che pone l’ex sindaco di Albairate in posizione privilegiata da qui al 26 giugno.
Cesare Nai cresce di 4 punti rispetto al primo turno del 2017 e sfonda il tetto del 40, ma contro di sè non avrà Domenico Finiguerra (contro cui votarono diversi esponenti del Pd), ma il Pd stesso. Niente è certo, nessuno scenario è preclusio: da qui a due settimane può accadere di tutto.
Di certo si andrà al ballottaggio dopo il magrissimo bottino del 47% di domenica: facile, assai, che il 26 si rechi al voto meno di un abbiatense su tre.
Sezioni sindaco: 24 / 24 (Tutte) – Sezioni consiglio: 24 / 24 (Tutte)