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Abbiategrasso e il concerto neomelodico, interviene Monica Forte (5 Stelle): ‘Inopportuno. Concorda anche il sindaco Nai’

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ABBIATEGRASSO  “Non e’ pensabile che negli spazi pubblici siano ospitati messaggi che inneggiano alla mafia o che siano diffuse canzoni dedicate a camorristi”. È categorico il no del presidente lombardo della commissione Antimafia, l’esponente pentastellato Monica Forte. La questione verte su due spettacoli programmati ad Abbiategrasso. Dovrebbero infatti esibirsi nei prossimi mesi i cantanti neomelodici Vincenzo ‘Niko’ Pandetta, nipote di Salvatore ‘Turi’ Cappello, “boss legato alla ‘Stidda’ catanese e detenuto presso il carcere di Sassari a cui ha dedicato anche una canzone”, afferma Forte, nonche’ Filippo Zuccaro, in arte ‘Andrea Zeta’, “figlio del boss Maurizio Zuccaro arrestato nel marzo 2019 nell’ambito di una operazione antimafia, ritenuto uno degli esponenti della cosca Santapaola-Ercolano”.
I concerti sono stati annunciati per il 7 marzo e il 7 novembre nello spazio comunale del Teatro Fiera nonostante il Comune di Abbiategrasso non abbia mai concesso lo spazio.
 “Gli unici messaggi che le istituzioni hanno il dovere di veicolare sono per la legalita’, per i valori che ci uniscono contro le mafie e per il sostegno alle vittime”, dice ancora Forte dicendo anche di essersi confrontata con il sindaco di Abbiategrasso: “Oltre a confermarmi che non c’e’ nessun via libera all’uso degli spazi, concorda sulla totale inopportunita’ dei due concerti in quel luogo”

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