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Abbiategrasso e Consiglio: promossi, bocciati e rimandati

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

 

ABBIATEGRASSO -Facciamo un gioco (ripetiamo: gioco) che piace sempre. I promossi e i bocciati. Questa volta traendo spunto dal Consiglio comunale di ieri sera sul bilancio 2018 e il primo, vero atto politico della giunta di Cesare Nai.

Le pagelle della scorsa settimana hanno fatto il pieno di letture (e di polemiche..). Quindi, semplicemente, ci riproviamo.

La lunga seduta di ieri sera ci consegna- come già scrivemmo- la consapevolezza che la maggioranza di centrodestra può contare su un autentico fuoriclasse come Mauro Dodi (sotto in foto). Il milieu, la preparazione, l’impostazione manageriale si colgono tutte. Dalla descrizione della pianta organica e dei dipendenti che verranno si coglie esattamente quale tipo di impostazione intenda dare alla macchina comunale, che da tempo necessita di un robusto tagliando.

Persino da un bilancio nel quale i margini di manovra sono giocoforza ridotti, Dodi potrebbe- se si realizzeranno i progetti presentati ieri- dare uno stimolo forte a una piccola rinascita cittadina, dalla piscina alla partita (non di pertinenza comunale, ma decisiva) della strada per Malpensa. Dodi promosso a pieni voti. Unico piccolo difetto l’esposizione fatta leggendo un po’ troppo: da uno come lui ci aspetteremmo una ‘versione più creativa’.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ha insistito troppo nella lettura di un testo scritto (nel punto concernente Assp) anche l’assessore Eleonora Comelli, che però ci è piaciuta nel commento alle scelte attuate in un campo delicato come i Servizi alla Persona. Tra le tante matricole, la giovane psicologa può decisamente emergere dal gruppo nei prossimi anni.

Il sindaco Nai (che abbiamo sentito poco, in realtà) è sempre rassicurante e ormai dotato di solida esperienza amministrativa (e dialettica). Difficile che sbagli, anche se talvolta è ‘troppo contenuto’.

Tra le opposizioni abbiamo scorto una preparatissima Graziella Cameroni, puntuale e precisa. Lele Granziero conosce la materia molto bene ma per ora attende contese più dure, come del resto Domenico Finiguerra. La grillina Barbara De Angeli fa il suo: molto centrata su procedure e regolamenti, palesa una vistosa (e peraltro da lei stesso dichiarata) inesperienza. Per adesso, c’è da aspettare parecchio prima che possa impensierire la maggioranza.

L’intervento politicamente più interessante tra quelli che abbiamo sentito, a nostro avviso, è stato quello di Flavio Lovati. Scaltro, convincente anche se non un maestro di retorica, già vicesindaco con Roberto Albetti e con Gigi Arrara (caso più unico che raro..), Lovati ci pare riproporre fedelmente.. Se stesso. Al di là del merito del suo intervento (critico con la sua stessa maggioranza), ricco di spunti condivisibili, appare evidente che pronunciarlo in una serata dedicata al bilancio rappresenti un chiaro segnale politico. Conosciamo bene Lovati (e lo stimiamo), ma il copione che sta recitando ci sembra di conoscerlo (altrettanto) bene. Non ci stupiremmo se, entro 1 o 2 anni, lasciasse la maggioranza. Ma è solo una preview. Vedremo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I consiglieri di maggioranza ci sono parsi meno peggio di quel che pensassimo: Michele Pusterla è una rara avis, e una grande risorsa; la Lega appare compatta, i civici forse un po’ spaesati ma con buoni numeri nelle mani.

Per adesso è così, domani si vedrà. Di certo, per chi come noi gira i Consigli comunali da 28 anni (sic..), uno come Mauro Dodi in contesti di queste dimensioni l’abbiamo visto pochissime volte. Davvero. Bel colpo, quello di Cesare Nai (nel metterlo in squadra).

Fabrizio Provera

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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