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Abbiategrasso, duro scontro in Consiglio sulla scuola di via Colombo

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ABBIATEGRASSO – Dopo la discussione senza fine sulla Commissione Mensa (e prima dell’interruzione a tarda notte), ieri sera il Consiglio di Abbiategrasso ha discusso i punti 5 e 6, entrambi di carattere finanziario e attinenti al bilancio comunale: la comunicazione di prelievo dal fondo di riserva ai   sensi dell’art.166 c. 2 del d.lgs n. 267/2000 e la  ratifica della deliberazione di giunta comunale n. 140 del 17/10/2019 avente ad oggetto “variazione al bilancio di previsione 2019/2021 ed ai suoi allegati”.

Assai più spedita la discussione su questi due punti, approvati in pochi minuti.

A seguire il punto 10, la variazione del bilancio previsionale per il debito fuori bilancio da quasi 1.700.000 euro per la causa persa contro Ing Lease sui lavori (non terminati) alla scuola di via Colombo.

 

La relazione tecnica, a cura dell’assessore Francesco Bottene, ha illustrato le modalità di reperimento dei fondi necessari alla copertura del debito originato dalla causa; ‘a saldo della quota mancante è stato previsto un mutuo da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti di 350mila euro, come prevede la legge’. Questo ha consentito di non pesare sull’indebitamento complessivo dell’ente. Le entrate tributarie variano per un aumento della previsione riscossoria dell’Imu, quelle extra tributarie anche con aumento delle sanzioni dal Codice della Strada per 190mila euro. ‘Nessun taglio a servizi essenziali’, ha di fatto concluso l’assessore al Bilancio del Comune di Bià.

Il consigliere De Marchi (Cambiamo Abbiategrasso) ha ricostruito la vicenda della scuola di via Colombo, partita nel 2007, la collega di partito Emy Dell’Acqua ha anch’essa parlato di quanto accaduto negli ultimi 12 anni sul burrascoso cantiere, la cui spesa (preventivata) era schizzata a oltre 6 milioni di euro. ‘Nel 2017 presentai a dicembre la mia prima interrogazione, e si parlò di una Commissione. Il 17 ottobre 2019 ho presentato un nuovo documento’. Il consigliere Dell’Acqua ha poi letto estratti della sentenza, ‘dal 2014 si sapeva che il costo della nuova scuola non era sostenibile’.

Domenico Finiguerra non ha voluto entrare nel merito della sentenza, ‘ma perché abbiamo un problema ereditato da parecchi anni. E’ una decisione d’urgenza per pagare qualcosa che sfugge alla concretezza e per porre rimedio a una politica fallimentare. I cittadini sono stati illusi sulla ipotetica, nuova scuola di via Colombo. Di fatto, in anni d’oro per Abbiategrasso quanto a oneri di urbanizzazione è servito un leasing per costruire un’opera fondamentale’. 

Michele Pusterla, dai banchi della maggioranza, ha citato il programma di Cambiamo Abbiategrasso sul tema della piscina ‘Anna Frank’, che parlava di partnership pubblico-privato. Sul tema della scuola si parlava di ridiscutere il contratto con Ing Lease. ‘Nessuno è contento di quanto accaduto, di fronte a un contenzioso bisogna mettere in conto anche di perdere. Ecco perché abbiamo accantonato i fondi in questi 2 anni. Lo stesso Brusati diceva che non c’erano alternative, per la nuova piscina’.

 

Flavio Lovati (ex assessore  sia con Albetti che con Gigi Arrara) ha rammentato che ‘gli oneri sono entrati copiosamente fino all’inizio dell’Amministrazione Albetti, ma la verità è un po’ diversa. Quando gli oneri hanno smesso di entrare nelle casse comunali ricordo che è subentrato il patto di Stabilità. La finanza di progetto, appoggiata anche dallo Stato, è stata l’unica occasione per realizzare qualcosa nei nostri Comuni. Ci furono momenti in cui non c’erano neppure fondi per asfaltare le strade, è bene ricordarlo. Non ci sono intelligenti da una sola parte e fessi dall’altra’.

Il sindaco Cesare Nai è intervenuto in merito alla variazione di bilancio, ‘lo facciamo perché un Giudice ci ha intimato di dare a Ing Lease la cifra predetta, soldi corrisposti all’impresa per lavori realmente effettuati. Ad Abbiategrasso c’è una continuità amministrativa, nel rispetto delle scelte politiche, e bisogna far fronte a  molte cose. Tra i molti contenziosi c’era anche quello di via Colombo. Il Comune non pagò perché si considerava l’opera un leasing e non un appalto. Sapevamo che prima o poi ci sarebbe stata una sentenza, e prudenzialmente ci siamo preparati. Quanto agli oneri, sono entrati in modo cospicuo sino al 2007. E’ ovvio che non siamo soddisfatti, riteniamo di essere stati danneggiati dal NON completamento della scuola. Fino ad oggi sono state completare 4 aule e la bonifica, che allo stato attuale non ci serve. Se chiudessimo il contenzioso, magari a nostro vantaggio, sull’area bonificata potremmo ipotizzare una nuova costruzione. Quindi ora ci opponiamo per cercare di far valere le nostre ragioni, magari otterremo qualcosa di meglio’.

Il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici ha rammentato che ‘l’abbattimento della scuola di via Colombo fu fatto dalla giunta Fossati perché l’edificio era pieno di amianto, e abbatterlo fu giusto. Da sindaco feci un’analisi sulle esigenze scolastiche e avanzammo un progetto prevedendo aule rispetto alla media della popolazione scolastica: 9 aule di scuola materna, 7 di elementare al primo piano, un piccolo auditorium, una mini palestra e la mensa. L’ultima grande opera cittadina fu la riqualificazione dell’ex Nestlè. Al termine della bonifica, costata 849mila euro, si era detto che per continuare la materna si sarebbero realizzate 3 aule, per un totale di 350mila euro. Dopo la bonifica non fu possibile riprendere i lavori per il fallimento della ditta Cesi. Ma toccava a Ing Lease trovare un secondo operatore; non trovandolo, la buona riuscita dei lavori fu definitivamente compromessa’.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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