ABBIATEGRASSO – La notizia che circola con insistenza dalle 12 di ieri , ossia la presunte dimissioni dell’assessore alla Sicurezza Marco Mercanti (Lega), contengono un fondo di verità ed uno di inesattezza.
Piazza Marconi tace, ed è ovvio sia così.
La verità è che le dimissioni sono congelate, pertanto al momento non esistono, non producendo effetti.
Al lavoro, da almeno 48 ore, ci sono i pontieri della Lega, ossia i dirigenti sovraterritoriali del partito, che ad ogni livello- compresi i piani alti di palazzo Pirelli- stanno cercando di rintuzzare e serrare le fila.
Perché il fatto politico di domenica, sfuggito a molti, non è tanto o solo il caos seguito al ben noto banchetto in piazza Marconi, bensì il caso scoppiato o meglio deflagrato all’interno della sezione abbiatense della Lega, su cui tornano ad agitarsi i fantasmi dei tempi di Lovati e Tagliabue.
Di fatto, abbiamo appreso che il Carrocio di Bià ha da poco un nuovo segretario cittadino (Musiani), e che parimenti Emanuele Gallotti covava da mesi una forte insofferenza verso la sezione. E Mercanti non è che fosse da meno, essendo filtrato che la ragione di un suo ipotetico addio alla giunta sarebbero legate (anche) a quegli stessi dissapori.
Ecco perché i vertici della segreteria provinciale, ed alcuni rappresentanti istituzionali della Lega, partito rimasto tra gli ultimissimi ad essere strutturato su base gerarchica, stanno cercando di smorzare i dissapori e consentire al partito- ed alla giunta di Cesare Nai- di proseguire magari non serenamente, ma senza strappi.
Intanto, ce lo concederete, continuiamo a rileggere quanto scriviamo circa la politica abbiatense da almeno 1 anno. E ci pare di essere degni epigoni del Mago di Arcella, se ce lo concedete.