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‘Abbiategrasso che vorrei’: nasce il comitato anti parco commerciale, via alla raccolta firme

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ABBIATEGRASSO – Il comitato indipendente dei cittadini abbiatensi “Abbiategrasso Che Vorrei” si propone come interlocutore tra la città e il comune, chiedendo di fermare il progetto ATS2.
L’acronimo ATS2 indica uno degli ambiti di trasformazione contenuti nel PGT (piano di governo del territorio) del comune di Abbiategrasso. Riguarderà 265.460 mq (oltre 26 ettari, come 68 campi da calcio dilettantistici): ben oltre l’intera superficie del centro storico!

Ne aveva parlato, meno di una settimana fa, Francesca Berlinzani nel corso dell’incontro pubblico di lunedì 17 al castello.

Pochi giorni ed ecco il nome, la pagina Facebook e le prime iniziative del Comitato Civico (che al momento conterebbe circa un centinaio di aderenti) che è nato per dire NO al centro commerciale sull’area ATS 2.

Da oggi (e anche domani, nell’ambito della festa di Bià, e martedì in occasione del mercato)  via alla raccolta firme per corroborare quella che viene definita dai suoi estensori la ‘Proposta di iniziativa popolare per l’approvazione da parte del Consiglio comunale della variante al Piano di Governo del Territorio finalizzata a impedire inutile uso del territorio e dannose scatole commerciali per 26.600 mq nell’area ATS2 lungo viale Giotto e via Papa Paolo Sesto’.

Oltre che ai banchetti, la petizione potrà essere sottoscritta anche in uno dei 17 negozi che per ora hanno aderito: ci sono molti bar (Bik, Piccadilly, Tabachè), ristoranti ed attività commerciali di vario genere.

La sfida, insomma, è lanciata. Assieme a Confcommercio e forze politiche, Abbiategrasso che Vorrei è in sostanza il terzo ‘braccio armato’ dei dissenzienti. Il cui fronte, di giorno in giorno, pare crescere.

Adesso, ovviamente, si attendono le contromosse.

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