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Abbiategrasso, caso Perini: respinta l’archiviazione, si continua a indagare

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ABBIATEGRASSO La giustizia non sbatte la porta in faccia ad una mamma che da 18 anni lotta per la verità. Il caso di Marco Perini non verrà archiviato. Lo ha deciso il giudice presso il tribunale di Milano respingendo la richiesta di chiudere in un cassetto il fascicolo, presentata dal Pm Angelo Renna. Marco Perini, agricoltore di Abbiategrasso, venne assassinato l’11 maggio nelle campagne al confine con Ozzero, appena fuori dalla cascina Meraviglia dove viveva con la moglie.

Venne aggredito alle spalle, colpito con un corpo contundente, accoltellato e gettato nel Ticino. Il suo corpo venne ritrovato nove giorni dopo in una lancia del fiume a Besate, pochi chilometri più a valle rispetto ad Abbiategrasso. Il delitto è rimasto irrisolto.

“Sono passati più di 18 anni – commenta la mamma Ebe Pagliari – in tutto questo tempo non ho mai smesso di lottare e chiedere la verità per mio figlio. Le indagini, fin dall’inizio sono state condotte male. Ci sono stati depistaggi, errori grossolani che hanno impedito di arrivare ad una conclusione. Ma non pensavano che una donna sola potesse andare avanti senza paura”. L’amore di una mamma per il proprio figlio non si ferma di fronte a niente ed Ebe Pagliari lo ha dimostrato. Donna dal carattere forte non si è mai arresa. Nemmeno dopo due richieste di archiviazione. La prima diversi anni fa, nel 2003. La seconda, recente, del 31 agosto, firmata dal dottor Renna della Procura di Milano. Mercoledì l’avvocato di Ebe Pagliari, Francesco Campagna, è stato convocato in Procura, ufficio del Giudice per le indagini preliminari. Non ci sarà nessuna archiviazione. Il GIP ha fissato un incontro con Ebe Pagliari e il suo legale per il 7 marzo dell’anno prossimo. Certo sarà difficile, se non addirittura impossibile pensare di arrivare ad identificare i responsabili di un delitto commesso 18 anni fa. Ma per Ebe Pagliari la parola impossibile non esiste. E interpreta con grande ottimismo la decisione di non voler chiudere il caso. “Nessuno vuole arrendersi, sarebbe una sconfitta per la giustizia – conclude la mamma – ci sono alcuni elementi sui quali stiamo lavorando. I colpevoli non vanno cercati lontano, sono vicini ai luoghi dove si svolgeva la vita di mio figlio”.

Graziano Masperi

STUDIO SALLYOzzero – I luoghi del delitto di Marco Perininella foto Ebe Pagliari mostra la foto del figlio ucciso nel 2000foto Roberto Garavaglia – Studio Sally

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