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Abbiategrasso, Cantatore e Bianchi ai campionati assoluti italiani di karate

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ABBIATEGRASSO – Una cornice degna delle più grandi occasioni quella che ha accolto i karateka della FIKTA (Federazione italiana Karate Tradizionale) per i Campionati Italiani Assoluti.

500 gli atleti che si sono fronteggiati sui sei tatami allestiti dall’impeccabile organizzazione presso il Palapellicone a Lido di Ostia (RM).

Tra di essi anche gli atleti della Funakoshi Arianna Bianchi e Matteo Cantatore.

I due allievi della M° Patrizia Martini (VI dan) si sono presentati con ottime probabilità di salire sul podio, visti i risultati della stagione agonistica appena conclusa.

Arianna, infatti, si presentava agli Italiani forte del bronzo ottenuto alla Coppa Shotokan (che rappresenta di fatto la “gara delle gare” per quanto riguarda il Karate tradizionale italiano) e del secondo posto alle selezioni regionali nel kata (forma di combattimento simulato contro più avversari immaginari).

Matteo, invece, poteva contare non solo sul bronzo ottenuto nel kumite (combattimento) che si era messo al collo nella passata edizione degli Assoluti ma anche sul doppio argento nel kata nelle ultime due edizioni del Trofeo delle Regioni e dei campionati regionali.

Agguerriti come sempre, i due karateka abbiatensi sono quindi saliti sui tatami per fronteggiare i loro avversari.

Matteo, purtroppo, nella categoria cadetti non è riuscito a ripetere l’exploit della passata edizione.

Nel kata, dopo aver agilmente passato i primi turni di eliminatorie (vinti tutti per 5 a 0), si è arreso nella semifinale di poule. Un lieve sbilanciamento gli è costato caro e purtroppo lo ha escluso dalla lotta per le medaglie, dove avrebbe potuto di certo dire la sua.

Ma il giovane karateka della Funakoshi aveva anche un’altra cartuccia da sparare!

Proprio in virtù del podio ottenuto nella scorsa edizione, Matteo risultava già qualificato nel kumite che – di fatto – ormai rappresenta la sua specialità di punta.

Il primo incontro al fulmicotone si è purtroppo concluso con una vittoria del suo avversario, che però, essendo arrivato in finale, ha consentito a Matteo l’accesso al ripescaggio.

Nell’incontro che gli avrebbe garantito quantomeno la medaglia di bronzo, Matteo, dopo essersi mosso con grande intelligenza tattica e aver indotto il suo avversario all’errore, è stato “bruciato” all’ultimo dal suo avversario che ha prevalso così per 2 a 1.

Quindi, suo malgrado, si è dovuto accontentare di due medaglie di legno, che forse stanno un po’ strette viste le premesse.

Tuttavia, la giovane età è dalla sua e la determinazione e la caparbietà che da sempre contraddistinguono Matteo sono più che mai fondamentali per crescere e migliorare sempre.

Quindi, di certo, per il nostro karateka arriveranno grandi soddisfazioni in futuro.

Veniamo ora ad Arianna che, nella categoria seniores, si presentava come l’atleta più giovane del parterre.

Nonostante dovesse fronteggiare atlete oltremodo blasonate a livello non solo nazionale ma anche internazionale, la giovane allenatrice della Funakoshi non si è di certo fatta intimidire.

Sulla strada per il podio ha però trovato una forte atleta della squadra nazionale (che nell’ultima edizione dei Campionati del Mondo ha ottenuto la medaglia d’oro) e per un soffio Arianna non è riuscita nell’impresa – che le avrebbe anche garantito una medaglia – , cedendo 3 a 2.

Comunque, visto l’elevatissimo livello della competizione – così come sottolineato in primis anche dal M° Hiroshi Shirai (colui che ha portato il Karate nel nostro Paese) – Arianna può e deve ritenersi soddisfatta della propria performance.

Un sorteggio più fortunato, probabilmente, le avrebbe garantito una medaglia. Ma lo scopo è confrontarsi con i migliori per poi cercare di superarli.

Sicuramente, quindi, la strada intrapresa da Arianna e Matteo è quella giusta.

Ad entrambi va riconosciuto il merito di essere arrivati a disputare una competizione così prestigiosa, a cui molti ambiscono ma che nei fatti pochi raggiungono.

E con la stagione agonistica ormai giunta al termine, gli atleti della Funakoshi si godranno le meritate vacanze per poi riallacciare le cinture a settembre pronti e determinati a raggiungere i loro obiettivi!

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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