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Abbiategrasso, baby gang: spavaldi in caserma, come se non fosse successo niente. Parla l’avvocato Grittini

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ABBIATEGRASSO Spavaldi e per nulla intimoriti. Ieri mattina i componenti della baby gang sgominata dai carabinieri di Abbiategrasso erano tranquilli e sereni come se nulla fosse successo. Accompagnati in caserma si salutavano, sorridevano e scherzavano tra di loro. Eppure su di loro era stata appena eseguita, da parte degli stessi carabinieri, un’ordinanza di custodia cautelare che prevedeva il loro ingresso nell’istituto di pena Cesare Beccaria di Milano.

Durante l’esecuzione di tali ordinanze è accaduto perfino che ad un diciassettenne venisse trovata della droga in casa. Tre etti circa di marijuana che gli sono costati un’ulteriore denuncia. Oltre a quelle che vedono la baby gang accusata di rapina, estorsione, percosse. L’avvocato Roberto Grittini difende 4 dei nove componenti della baby gang e commenta: “A mio parere hanno usato la mano pesante. Non credo proprio che avessero pianificato un’estorsione per impossessarsi della somma ridicola di cinque euro”. Gli episodi che hanno portato all’arresto dei nove ragazzini sono avvenuti, nella maggior parte, ad Abbiategrasso, tra l’ottobre e il mese di novembre dello scorso anno. Minacce, pugni e ancora minacce. Per impadronirsi di smartphone, e somme di denaro di poco conto, la più alta ammontante a 45 euro. Per il legale non si può certo pensare ad una pianificazione tipica di un’organizzazione criminale. I ragazzi arrestati provengono da famiglie difficili. Con storie criminali alle spalle, tanto da segnarne il destino.

L’avvocato non crede che l’istituto Beccaria possa riportarli sulla retta via. A questo punto si attendono i cinque giorni canonici per l’interrogatorio di garanzia, ma difficilmente cambierà qualcosa nell’immediato. Resteranno in carcere per poi passare in una comunità. Altri 4 finiranno in comunita’. Troppo grave quello che hanno commesso.

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